17 mesi (nano a chi?)

PicsArt_1406117535607Uno dei modi più classici per riferirsi ai figli piccoli è quello di chiamarli “nani”, ed effettivamente guardando la foto qui a fianco se ne capiscono i motivi.
L’ ultimo mese è sicuramente stato caratterizzato dalle parole, ormai Alma è in possesso di un proprio piccolo vocabolario, forse non lo padroneggia ancora perfettamente ma cresce di giorno in giorno.
La parola in qualche naniera mi ha sempre affascinato, se il camminare viene in qualche modo spontaneo o quantomeno si può intuire che l’ essere umano sia fisicamente fatto per camminare, la parola è un po’ diversa, trovo la cosa meravigliosa, prima il classico “mamma” poi tutta una serie di vocaboli

inizialmente (forse) buttati li a caso, fino ad arrivare a parole farfugliate si ma di certo non a caso, l’ ultima è di qualche giorno fa, un “boapetito” che lascia poco spazio alla fantasia e ci ha regalato una risata visto che io e la mamma ci eravamo appena accomodati per cena.
A livello motorio direi che ormai Alma ha preso fin troppa dimistichezza, molto semplicemente, non vede il pericolo, salire sul letto-via-comodino è la prassi, così come arrampicarsi ovunque, costringendo mamma e papà a prese al volo degne del miglior Jerry Rice (leggendario ricevitore di football americano), l’ altra sera, per dirne una, ha pensato bene di arrampicarsi sul divano, sgattaiolare e lanciarsi di testa nel box con tanto di cappottamento e atterraggio di schiena, pianto, spavento e dopo un quarto d’ ora punto e a capo.
Sempre in ambito fisico continua, anzi aumenta, l’ amore per il ballo, ormai non perde occasione per dimenarsi e muovere le mani ad ogni cenno di musica, a volte basta semplicemente dirle: “Balliamo?” e lei parte in quarta.
Anche in bocca ci sono stati dei nuovi arrivi, ormai ci sono quattro molari (2 sopra in bella vista e 2 sotto che hanno tagliato la gengiva), ma ancora niente canini.
In cucina poi, si viaggia spediti verso orizzonti culinari da esplorare, per il momento mangia tutto con una discreta voracità, in particolare frutta, legumi e verdure, per esperienza sappiamo che non durerà ma per il momento cerchiamo di accontentarla fornendole il più vario e completo dei menù, con le posate il rapporto è un po’ teso ma per quello c’ è tempo (o forse continuerà a mangiare con le mani fino alla maggiore età!).

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