Mi sono reso conto di avere scritto poco a proposito di Alma nell’ ultimo mese, ma esiste una ragione, non è pigrizia, è che non riesco a stare al passo con i suoi progressi! Da quando è nata direi che il mese appena trascorso è stato quello più ricco di cambiamenti, quello che più mi ha colpito è l’ evoluzione della manualità, già da qualche settimana infatti non solo afferra gli oggetti ma li ruota, in qualche modo li osserva, li studia e tutto questo grazie alla mobilità del polso, perché un conto è afferrare le cose, un altro è alzarle e spostarle e un altro ancora è ruotarle e… lasciarle cadere, la più recente delle scoperte, ovvero far cadere le cose per vedere l’ effetto che fa, salvo poi rognare perché non sono più accessibili. Anche le espressioni si sono accentuate, adesso se ride (e ride tanto), è perché è divertita e se è stanca o affamata lo si capisce al volo, a proposito di pappa direi che ormai è pronta per l’ abbacchio! Scherzi a parte, mangia molto bene e sa farsi capire altrettanto in fatto di gusti e quantità. Al nido tutto bene, si tratta di tre ore pomeridiane ma si è ambientata molto in fretta e non ci sono problemi, anche le maestre hanno capito come prenderla quando ha sonno, basta farle fare un micro-pisolo e lei si ricarica, pronta a riprendere i suoi giochi di manipolazione. Anche sul fronte linguaggio c’ è una continua evoluzione, al momento siamo al “Da-da da-da-da” e “ma-ma-ma ma-ma” e mi colpisce che vengano usati proprio come fossero proto-vocaboli, impiegati cioè in determinate situazioni, solitamente il gioco. Una cosa di cui siamo veramente contenti e che ci apre il cuore sono i sorrisi che Alma ci regala quotidianamente, ovviamente ha le sue preferenze, i suoi incontri più o meno graditi, anche se lei sorride più o meno a tutti. In questi giorni i suoi giochi preferiti sono un libretto e un piccolo elicotterino di gomma. Io sono molto affascinato dai progressi quotidiani, non tanto per i risultati quanto per l’ esperienza in sé, non parlerei di progressi e fallimenti, sono parole così… grandi e non rendono affatto l’ idea, direi invece che assisto giornalmente a delle prove, di cui per altro sono spettatore il più delle volte, da buon (ex)viaggiatore, mi viene in mente una frase di Tiziano Terzani: “Il senso della ricerca sta nel cammino fatto e non nella meta, il fine del viaggiare è il viaggio stesso e non l’ arrivare”. Amen fratello! Continua così Alma.