Della mia passione musicale ho già parlato qui, lo spunto di oggi viene da una canzone incisa per la prima volta da Enzo Jannacci nel ’70 ma resa celebre da (fra gli altri) Giuliano Palma & the Bluebeaters nel 2005, “Messico e nuvole”, che parafrasato diventa appunto “Arnica e nuvole” di Alma. Il fatto è che ormai Alma ha deciso che deve camminare da sola, l’ ha fatto in totale autonomia e nel giro di una settimana ha acquisito una sicurezza al di la delle proprie possibilità, la qual cosa si traduce in un numero non indifferente di cadute al giorno, stavo pensando di brevettare un casco per bambini barcollanti (se qualcuno fosse interessato prego contattarmi!), ma per il momento siamo fermi al tubo di arnica sempre pronto, anche perché ovviamente sono i luoghi più pericolosi ad attrarre le Sue attenzioni, ringhiere, gradini, alberi e chi più ne ha più ne metta, la mano come aiuto è ormai rifiutata regolarmente salvo poi attaccarsi alla gamba con tanto di lacrimone non appena pestato il muso da qualche parte, in casa come in esterno fa poca differenza, ieri ad esempio, eravamo al parco e ha insistito (tirato come un mulo sarebbe più corretto), per esplorare una piccola rampa per disabili con tanto di ringhiera, mamma e papà erano davanti a lei, ciononostante Alma ha perso per un attimo l’ equilibrio e vai col liscio, colpo secco contro la ringhiera, spavento, lacrimone stile manga Japponese e pianto irrefrenabile per… tre minuti, livido allo zigomo e una promessa scritta in quei grandi occhioni, “ci riproverò!”, da notare che esiste anche la versione notturna della cosa, l’ altra notte ha pensato bene di mettersi in piedi per poi cadermi addosso in perfetto stile wrestling, il tutto continuando beatamente a dormire. Arnica e nuvole, la faccia gonfia dell’ Alma piccola…
Un livido al giorno… Peggio della mamma