La domenica è sacra in casa Ticozzi, io ho anche cambiato lavoro per onorare questo giorno della settimana, il motivo è quello di sforzarsi il più possibile di avere un punto fermo, una giornata da vivere tutti insieme, dico sforzarsi perché al giorno d’ oggi e con l’ aria che tira a volte verrebbe la tentazione di lavorare anche di domenica, magari una ogni tanto poi si vedrà, NO, noi tempo fa abbiamo deciso che la domenica sarebbe stata comunque dedicata alla famiglia, salvo eccezioni.
Ecco, domenica è stata una di queste eccezioni, Simona ha dovuto lavorare tutto il giorno, sapevamo sarebbe successo prima o poi, eravamo preparati e quindi io e Alma ci siamo goduti una bella e intera giornata tutta per noi.
La prima parte della mattinata è filata liscia, abbiamo accompagnato la mamma alla metropolitana (ebbene si, esistono ancora persone che prendono i mezzi pubblici!), dopodiché io e Alma ce ne siamo andati al parco Solari, la caratteristica di questo parco è di avere delle zone gioco divise fra loro, l’ ambiente è molto carino e l’ ombra non manca (al contrario dei parchi vicino a casa, molto belli ma con piante piccole e pochissima ombra), i giochi sono le classiche altalene, una casetta con scivolo, uno xilofono, un cavallo a molla e un telefono senza fili (cos’ è un telefono senza fili? Vi do un indizio, “Manuale delle giovani marmotte”), purtroppo il parco e quella parte in particolare è infestata dalle zanzare per cui abbiamo dovuto battere in ritirata verso le 11.
Sulla strada per casa Alma ha pensato bene di schiacciare un pisolino, la temperatura era anche gradevole, sapevo che il pisolo fatto in tarda mattinata non era esattamente una buona idea ma Lei non ha voluta sentir ragioni, RONF!
A casa il pranzo è volato via senza particolari intoppi, i “problemi” sono iniziati dopo, in pratica Alma non ha voluto saperne del pisolino, la poverina s’ è anche impegnata ma il massimo che sono riuscito ad ottenere è stata un espressione costernata con tanto di labbro tremolante e fumetto “mi dispiace Papà, ma io non ho sonno!”.
Alle 14:30 ho gettato la spugna, abbiamo giocato un po’ in casa e alle 15, complice una temperatura estremamente gradevole, siamo usciti, direzione giardini pubblici Indro Montanelli, via Palestro.
Era tanto tempo che non ci venivo, soprattutto in estate, devo dire di essere rimasto piacevolmente sorpreso, un parco ben tenuto, non affollato, con i giusti spazi per i piccoli e dei bei viali ombreggiati.
Anche ad Alma è pisciuto parecchio, appena scesa dal passeggino infatti s’ è messa subito a raccogliere sassi per poi passarmeli con fare premuroso, poi ha fatto amicizia con una foglia di magnolia secca, una relazione senza un domani dal mio punto di vista ma lei non era dello stesso avviso, abbiamo poi scoperto che nello stagno ci sono varie forme di vita animale, pesci, anatre (o anitre come dice mia madre), una famigliola di testuggini e una miriade d’ insetti, fra tutti una coccinella con cui ci siamo intrattenuti qualche minuto.
All’ interno dei giardini c’ è una piccola collina con in cima dei giochi dedicati ai più piccoli, qui ci siamo fermati una mezz’ ora abbondante con grande soddisfazione di Alma.
Alle 17:30 ci siamo mossi per rientrare a casa non senza qualche protesta ma tutto sommato direi che ce la siamo cavata con la promessa scritta e in carta bollata che saremmo ritornati quanto prima, una volta saliti in metropolitana Alma è caduta in un sonno profondo da cui sì è ridestata solo a casa.
Che dire, una bella giornata, molto intensa, vissuta in pieno e senza riposo (almeno per me), confesso di essere arrivato a sera un po’ “cotto”, ma felice di essermi goduto una domenica con la mia piccola, una cosa che non capitava da un po’ e che iniziava a mancarmi, grazie Alma!