Non c’ è niente da fare, sarà anche un luogo comune, ma la vita è fatta di momenti, si dirà che è importante la preparazione, che contano anche il prima e il dopo, ma in certi casi conta “quel” momento, punto e basta, prendiamo ad esempio una torta, sarà importante l’ impasto, saranno importanti gli ingredienti ma la verità è che quando sarà in forno ci saranno quei 3 minuti in cui le cose cambieranno e la torta passerà da quasi cotta a cotta a puntino, oltre passerà a… bruciata e tutti noi conosciamo la differenza tra una torta quasi cotta o bruciata e una cotta a puntino. In questi giorni sono successe 2 cose che mi hanno portato ad una riflessione in merito al “momento”, la prima è che Simona l’ altra sera ha fatto una delle sue buonissime torte e la seconda è che nel giro di due giorni Alma ha imparato a muoversi con una certa agilità da una posizione all’ altra, in pratica, da seduta adesso riesce, con una spinta, a mettersi pancia a terra per poi gattonare e quando poi decide di rimettersi seduta riesce a compiere la manovra al contrario, 2 giorni fa questa cosa non riusciva a farla, si buttava in avanti ma non riusciva a passare con il corpo oltre la caviglia di turno e si ritrova punto e a capo, cioè seduta, era quindi costretta ad accasciarsi, raggiungere in qualche modo il gioco interessato, salvo poi lamentarsi perché non in grado di tornare seduta, ecco, in questi 2 giorni ho assistito a questa piccola grande conquista di Alma e sono contento di essermela gustata momento per momento. Per dovizia di particolari devo anche dire che il gattonaggio continua ad essere abbastanza comico, cioè all’ indietro, sembra il moonwalk del povero Michael Jackson ma fatto carponi, anche se la cosa non sembra turbarla più di tanto, ma è molto simpatica la sua espressione tipo “Che diavolo sta succedendo?!?!” Bene a questo punto, dopo aver paragonato mia figlia ad una torta, vado a mangiarmi una fetta di torta vera, quella buonissima fatta da mia moglie!