E venne il grande giorno, “La signora desidera?”, “Proverei della crema di riso in brodo di verdure”, “Come desidera…”. In effetti Alma era da qualche tempo che ci guardava, incuriosita dai nostri modi per nutrirci, e ultimamente faceva anche andare la bocca, oggi le è divenuto tutto più chiaro! Occorre dire che anche solo da quattro anni a questa parte alcune cose sono cambiate nello svezzamento, divezzamento per la precisione, un tempo si cominciava con la frutta, ora non più, si comincia con le farine, riso o mai-tapioca, addensate con brodo vegetale fatto in casa e un goccio di olio d’ oliva, poi si propone la frutta a fine pasto, quindi associata al pasto e non da sola, la pediatra ci ha spiegato che così facendo si facilita l’ assorbimento del ferro. Questo in fase di preparazione, ma al lato pratico, la somministrazione? Non è andata poi così male, diciamo che c’ è del lavoro da fare ma abbiamo iniziato con il piede giusto, prima di tutto devo dire che abbiamo deciso di frazionare la cosa in più passaggi, mi spiego meglio, la pappa solida è di per se una grande novità rispetto al latte materno, è semiliquida, ha un sapore totalmente diverso e si prende con il cucchiaio, tanto per cominciare, in più, come se non bastasse, occorre una bavaglia più grande e la posizione è completamente diversa, occorre stare addirittura seduti! Ecco che abbiamo visto subito il terrore negli occhi di Alma, al che abbiamo optato per un approccio più soft concentrandoci sulla pappa, via il seggiolino, in braccio al papà è più sicuro, almeno per il momento, e vai con cucchiai/aeroplanini come se piovessero. Alma non solo non ha sputato ma ha anzi gradito questa novità fino a cercare il cucchiaio con una certa foga, ovviamente la tecnica è da migliorare ma per il momento non possiamo certo lamentarci, bon appètit mademoiselle Alma!