Avete presente quando si va dal dentista con un forte mal di denti e il dottore deve intervenire direttamente sul nervo? La cosa ha anche dato luogo ad un modo di dire ormai entrato a far parte nel vocabolario comune, “Nervo scoperto” appunto, sinonimo di “posto da non toccare”, un punto, un argomento, da non toccare insomma. Ebbene, qualche sera fa ho capito che la maestra di Alma rappresenta un argomento assolutamente inavvicinabile, un vero e proprio nevo scoperto, non nel senso di doloroso ma nel senso di totale divieto di parola, un vero e proprio tabù insomma.
Ma facciamo un passo indietro, qualche settimana fa ho partecipato al primo incontro genitori/maestre della scuola materna, era presente anche una psicologa per rispondere ad eventuali domande e chiarire dubbi e incertezze, devo dire che i suoi interventi sono stati tutt’ altro che scontati ed è stato piacevole ascoltare alcune dinamiche riguardo la visione del mondo dei nostri figli.
Ad un certo punto un genitore ha fatto una domanda precisa in merito alla figura della maestra e al profondo rispetto da parte dei bambini di cui gode, si chiedeva come mai la maestra sia considerata al pari di un’ entità soprannaturale e come tale goda di un rispetto assoluto, che nulla ha a che fare con il rapporto coi propri genitori. Sul momento confesso di non aver compreso a fondo l’ importanza della domanda e tanto meno della risposta ma il bello di avere dei figli, di dedicarsi a loro e di osservarli con attenzione è proprio questo, Noi genitori parliamo, leggiamo e parliamo ancora, Loro mettono in pratica, Loro fanno, Loro crescono!
Ma andiamo con ordine, la psicologa spiegava che la maestra gode di tale fiducia per vari motivi, un po’ perché Lei è in quella posizione e come tale viene percepita, un po’ perché Lei è preparata a quel ruolo (ruolo per cui è poi percepita) e un po’ per motivi prettamente pratici, il bambino che frequenta l’ asilo in genere entra alle 9 ed esce alle 16 (più o meno), sono tante ore, in un certo senso rappresentano “il grosso” della giornata, la parte buona se vogliamo ed è normale che si instauri un certo tipo di rapporto. I genitori hanno un altro ruolo, un po’ perché è diverso il ruolo stesso e un po’ perché sono diversi gli orari che si condividono. La sera ad esempio, Loro sono stanchi, hanno una giornata sulle spalle e noi… pure, quindi ci si deve “accontentare” a vicenda delle poche energie rimaste. Va anche detto che il rapporto che si instaura fra alunni e maestra è molto simile a quello che, col tempo, sarà il rapporto in ambito lavorativo è quindi normale che si tenda a tenere un comportamento diverso a seconda del posto (e delle persone) in cui ci si trova, pensiamoci un attimo, tutti noi, chi più e chi meno, tiene un certo comportamento al lavoro e un altro in ambito domestico, credo sia normale.
Sta di fatto, e qui veniamo al nocciolo della questione, che l’ altra sera Alma stava facendo l’ ennesimo assurdo capriccio, forse insisteva per andare a letto completamente vestita (scarpe comprese!), non ricordo, sta di fatto che dopo aver provato a farla ragionare con le buone sono passato alle minacce e non so da dove mi è uscito: “Domani ne parliamo alla maestra, raccontiamo tutto e vediamo cosa ne pensa lei!?”
L’ avessi mai detto, una iena ferita! “NOOOOOO, TU NON DEVI DIRLO ALLA MAESTRA, NON DEVI DIRLO, NON DEVI DIRLO A NESSUNO!”
Ammetto di essere rimasto spiazzato dalla reazione di Alma e solo in quel momento il discorso della psicologa mi è apparso estremamente chiaro. In più ho avuto la precisa sensazione di aver toccato un argomento estremamente sensibile, un nervo scoperto appunto. Devo confessare che la sensazione di avere finalmente il coltello dalla parte del manico è stata strana, dopo alcuni secondi di sbigottimento la cosa mi faceva anche un po’ ridere, cosa che ovviamente mi sono trattenuto dal fare.
La verità è che odio le minacce, soprattutto quelle che non posso mantenere ma è pur vero che di fronte a determinati capricci non si sa più che pesci prendere pur di ottenere risultati tutto sommato banali ma in questo caso è stato interessante osservare in maniera così plateale e pratica il tipo di rispetto di cui gode la maestra e la consapevolezza di aver fatto qualcosa di non buono o quantomeno di aver potenzialmente deluso la sua maestra. Spesso si leggono libri, ci si confronta, ma la possibilità di toccare con mano un aspetto così intimo è impagabile, molto interessante, a patto che si abbia voglia di osservare attentamente la crescita dei nostri figli!
Sempre interessante leggerti. Grazie! Per favore dai un bacio a Simo per me