Lettera alle mie figlie

 

lettera-a-una-figliaQualche giorno fa ho ricevuto una e-mail da parte di una studentessa, la quale mi chiedeva una collaborazione riguardo una ricerca, argomento: “Il rapporto padre-figlia in questo periodo così particolare”, in pratica si trattava di scrivere una lettera alle mie figlie, ecco il risultato:

Care figlie,
è molto probabile che quando leggerete questa lettera vostro padre sia una persona un po’ diversa, è semplicemente l’ opera del tempo, qualcosa migliora (si spera) e qualcos’ altro peggiora, è l’ età, non ci si può fare un granchè. Sicuramente si cambia e proprio a questo è dedicata la prima riflessione.

“Elasicità”, perché la vita spesso e volentieri ti mette di fronte a scenari inattesi, diversi da come ce li eravamo immaginati e allora bisogna sapersi adattare, che non significa subire le circostanze ma cercare di trovarne il lato buono. Quando è nata Alma io ero disoccupato e lo sono stato per quasi tutto il suo primo anno, una situazione non facile, ma così ho potuto dedicare a Lei molto tempo. Anche con Maia sono rimasto a casa qualche mese, lei aveva 16/17 mesi, non è stato semplice ma è stata un esperienza bellissima e ne sono uscito decisamente arricchito.

Un altro aspetto di cui voglio parlarvi riguarda una parola inglese. Io amo molto la lingua italiana e sono assolutamente contrario all’ uso a casaccio di termini anglofoni, credo anzi che valga la pena di fare uno sforzo per cercare i termini nella nostra bellissima lingua, ci sono, usiamoli!

Ma a volte nelle altre lingue ci sono dei termini che racchiudono un concetto ed è il caso di “through”, che significa letteralmente “attreverso” ma concettualmente significa “comprendere attraverso l’ esperienza”. Ecco care figlie mie, un consiglio che vi posso dare è quello di fare esperienze, di essere curiose, di sperimentare e di “fare vostre” certe esperienze, perché solo così, solo “passando attraverso” è possibile sentire quello che ci circonda. Il viaggio come metafora della vita, potrete leggere tutto quello che volete riguardo un determinato paese, e sarà giusto farlo, ma quando ci sare te in quel paese, guardate in faccia le persone, annusate l’ aria, ascoltate le storie della gente, toccate con mano la realtà e assaggiate le prelibatezze locali, anche quelle storiche e culturali perché li è la conoscienza, li è la realtà, nel bene o nel male che sia.

L’ ultimo argomento di cui mi preme parlarvi è la libertà. Come sapete io e la mamma abbiamo dovuto affrontare la prova più dura possibile in fatto di distacco, un esperienza di cui avremmo voluto fare certamente a meno e per affrontarla è stato necessario prendere le distanze da noi stessi, si è trattato di semplice istinto di sopravvivenza, ma forse è il caso di fare un passo indietro. Noi siamo circondati quotidianamente da una miriade di oggetti, pensiamo ai più semplici, il telefono, l’ automobile, il computer, la radio o la tv, i vestiti, i giochi, e via all’ infinito, bene, queste sono solo cose, voi, non siete i vostri giochi, il vostro telefono o la vostra auto. Penserete sia una cosa scontata ma di questi tempi non lo è, le persone si identificano con i propri oggetti, credono di essere le proprie scarpe , credono di essere lo stilista di grido perché lavorano per lui. No care figlie mie, le cose sono solo cose, quando smettono di esserci utili tornano nella loro scatola (virtuale) e la rimangono, questa si chiama libertà, se necessario anche da se stessi. La vera libertà non sta nello scegliere quale programma guardare in tv, non è neanche spegnerla e continuare a pensarci, la vera libertà consiste nel guardare qualsiasi cosa con distacco e se non interessa spegnerla e andarsi a fare una passeggiata. La stessa cosa si può dire con i sentimenti, se pensate che parlare di libertà e di sentimenti sia un controsenso vi invito a considerare questi come delle cose, se voi non siete le cose che usate, non dovete essere neanche i sentimenti che provate, il che non significa amare di meno anzi, vuol dire saper riconoscere i sentimenti come tali e non confonderli con noi stessi e vi posso garantire che l’ amore puro come quello di un genitore per una figlia va ben oltre la fisicità, è incondizionato, profondo ma sempre un sentimento, da cui ho dovuto staccarmi per poter sopravvivere ma che ora posso dire essere cristallino e puro come null’ altro al mondo ed ecco perché ad oggi posso assicurarvi che per quanto lontani, saremo sempre vicini.

 

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