Pomeriggio intenso quello di oggi, per Alma infatti si è conclusa la stagione di ginnastica, il tutto con tanto di festa, premiazione, diploma e medaglia! Ma andiamo con ordine. Ad inizio stagione (settembre 2015) abbiamo iniziato ad interrogarci sull’ attività fisica più idonea per Alma, la piscina dell’ anno precedente infatti avrebbe significato riproporre integralmente un’ attività già vista e rivista, acquaticità con un genitore, i corsi in vasca senza genitore infatti partono dai tre anni.

Occorre anche dire che Alma è molto fisica come bambina, ha grande energia, che spesso, anche per noi, non è facile da incanalare, la noia infatti è sempre dietro l’ angolo. Psicomotricità quindi, si ma dove? Abbiamo cercato e provato un paio di situazioni, uno molto interessante in uno spazio giochi veramente carino ma un po’ fuori mano, poi ci siamo imbattuti in Riccardo ed il suo corso di psicomotricità presso un oratorio vicino al nido frequentato dalle “ragazze”.

Riccardo è un insegnante di arti marziali e organizza corsi per i più piccoli di psicomotricità e la cosa che più ci è piaciuta è quel pizzico di disciplina che mette nel suo lavoro, disciplina che per Alma, ad un certo punto si è resa necessaria. A questo aggiungiamo esercizi sempre diversi ma alla portata dei più piccoli, un sottogruppo di bambini di tre anni creato ad hoc ad un certo punto della stagione per meglio curare ed “aspettare” gli stessi e un ambiente sempre famigliare, sicuro e… formale, anche nelle punizioni!

È stata una bella stagione e Alma ha fatto molti progressi, facendo quello che peraltro più le piace, correre, far capriole e saltare come un grillo! Quando ho potuto sono andato molto volentieri a vedere le lezioni, uscendone sempre soddisfatto e cercando ogni volta di carpire qualche segreto in fatto di disciplina. A dirla tutta mi confortava il fatto che Alma fosse indisciplinata anche con il maestro ma di Riccardo mi ha sempre colpito la pazienza che, unita alla fermezza ha dato quasi sempre egregi risultati.

Oggi la lezione si è svolta come di consueto ma la festa che è seguita è stato qualcosa di nuovo per Alma, una premiazione, un diploma e….. udite udite UNA MEDAGLIA! Ho intravisto un emozione nuova nei suoi occhi per non parlare dell’ eccitazione contenuta a fatica, sono molto contento per Lei, non era una gara, non c’ era un premio era semplicemente una festa a coronamento di una bella stagione di sport e a me va benissimo così, anche se le sue parole, appena ritirata la medaglia, mi hanno fatto sorridere non poco, “Papà, posso dormire con la medaglia stanotte?”

“Certo che puoi amore mio, te la sei strameritata piccola mia ed è giusto che tu ci dorma come fanno i campioni con i loro trofei più preziosi!”