-Pronti.
-Tagliando auto, olio e filtri?
-Fatto.
-Acqua, pappe e generi di prima necessità?
-Pronti.
-Previsioni meteo?
-Consultate.
-Bollettino traffico?
-Ascoltato.
-A che ora metto la sveglia?
-Direi per le 5.
-Ok buonanotte.
…RONF… RONF…
BI-BIP BI-BIP BI-BIP (la sveglia)
-Mi sembra un po’ calda, prova a sentire.
-Hmm proviamo la febbre.
-38!
-Ciao Ciao Roma!!
Avete appena letto la cronaca semi-seria di quanto accaduto la notte fra il 24 e il 25 aprile, tutto pronto per un fine-settimana lungo a Roma (no, non per quella ragione pur avendo molto rispetto per la cosa), ospiti di amici e già m’ immaginavo protagonista di orge a base di carbonara, coratella, carciofi e vino de li castelli, quand’ ecco che si materializza la sindrome da week-end, una patologia che si comporta un po’ come la nuvola di Fantozzi, puoi avere i figli più sani del mondo ma non appena avrai prenotato e sarai pronto a partire per una tanto agognata vacanza ecco che la bambina si sveglierà con qualche linea di febbre (è anche da queste cose che capisco di stare invecchiando, “linea di febbre” è un modo di dire assolutamente desueto), la gola arrossata, un po’ di diarrea o qualsiasi cosa che mandi a monte i vostri progetti, è così, chi ha figli lo sa e chi non ne ha è giusto che lo sappia! Amen, io e mia moglie abbiamo aperto la busta del piano “B”, pulizie di primavera, un po’ di relax, qualche faccenda domestica lasciata in sospeso, paracetamolo, i nostri amici di Roma dovranno aspettare la prossima occasione ed eccoci arrivati a lunedì, Alma sta decisamente meglio, fedele al detto “Passata la festa… gabbato lo Santo”, appunto!
Già, fra l’altro sindrome che s’estende ai genitori…dovremmo partire domani e…ho qualche desueta e seccante linea di febbre!
Verissimo! Vai Massimo, prendi qualcosa di forte e in bocca al lupo!