Report

Sole2Il report di questo mese inizia con Sole che ormai ha superato l’ importante(?) traguardo dei quindici mesi. Non c’ è niente da fare, Sole è un’ autentica sagoma, in più è in quella fase in cui esplora senza alcuna paura. La cosa simpatica è che affronta tutto come fosse un panzer, non si ferma davanti a nulla, l’ ultima scoperta poi… la piscina e l’ acqua in generale! Amore a prima vista, letteralmente e non poteva essere diversamente! Complice il caldo infatti l’ acqua è sempre a portata di mano, un po’ si beve e un po’ si usa per rinfrescarsi, se poi ci si bagna, più o meno volontariamente… tanto meglio! Ma la vera scoperta è stata la piscina, sempre ammesso che di piscina si possa parlare, una spanna per un metro quadrato dove poter schizzare chiunque sia nei paraggi, ma ragazzi, il ritratto della felicità! Per il resto ormai Sole sembra un robottino che marcia spedito dove le pare e piace, il che è molto simpatico ma è anche un momento in cui occorre essere vigili, i capitomboli sono all’ ordine del giorno e fin li ok ma è anche un momento in cui Sole non ha ancora sviluppato un po’ di sana paura che le faccia capire cosa è tranquillo e cosa no.

Settimana scorsa ad esempio, è bastato un secondo di distrazione, era di fianco a noi ma ha dato una spinta al dondolo, senza calcolare l’ effetto “ritorno”, ruzzolone a terra, taglietto sul labbro e spavento con pianto incorporato. Rimane il fatto che la frase che più ci sentiamo dire in questo periodo è: “Sole è un nome che le sta proprio bene, è proprio una bambina solare”, niente di più vero, niente di più bello.

Devo anche dire però che quando si fissa su qualcosa è abbastanza difficile, se non impossibile, farla desistere, soprattutto quando si parla di cibo, si insomma, quando ha fame, lei DEVE mangiare, punto! Pena, una lagna manco la stessero torturando, occhio perché fame = devo mangiare, no non è uno scherzo!

E con la sorella? Il rapporto è molto bello, molto intenso, la cerca, la imita, la sgrida! Però ha anche imparato a farsi rispettare, inizialmente infatti era Alma a strappare regolarmente di mano i giochi a Sole, adesso anche Sole ha imparato a far valere le sue ragioni.

Alma2E Alma? Alma continua nel suo periodo di transizione, all’ asilo ci dicono essere molto brava e ubbidiente, la cosa che più ci fa piacere è che non si fa trascinare, ha le sue idee e le porta avanti, senza seguire per forza “il gruppo”. Che il momento sia abbastanza delicato comunque ne è prova il fatto che oscilli fra momenti di quasi-noia ad altri di euforia incontrollata. Spesso si lascia andare ancora a richieste assurde dettate dalla stanchezza che non possono che sfociare in capricci difficilmente gestibili.

La cosa che più mi dispiace comunque è non riuscire ad incanalare le sue energie, ogni occasione è buona per coinvolgerla, un’ attività ludica come una da adulti, la spesa al market o una piccola commissione ma anche la proposta di un gioco diverso, lo scoglio è sempre la durata, che si tratti di un puzzle, del lego o di un disegno, la soglia massima è fissata a dieci minuti scarsi, dopo di che occorre cambiare e questo è, per certi versi, abbastanza frustrante, almeno per me insomma.

Rimane il fatto che è molto curiosa e a me piace spiegare le cose, rispondere a quelle domande che ormai noi diamo per scontate ma che per una bambina di tre anni abbondanti sono il sale della vita. Devo anche dire che la ragazza ha molta fantasia, spesso e volentieri infatti chiede il perché delle cose, elabora e dopo un po’ espone la propria versione. Il tempo in particolare viene vissuto in maniera assolutamente indipendente dal nostro, Alma è capace di coniugare avvenimenti distaccati anche di parecchi giorni in una dimensione temporale tutta sua. Della dimensione temporale molto personale dei bambini avevo sentito parlare ma averci a che fare fa tutto un altro effetto e anche spiegare cosa significhi “settimana prossima” o “a settembre, dopo le vacanze” è tutt’ altro che semplice e scontato ma d’ altro canto si sa, il tempo è relativo!

2 thoughts on “Report

  1. Alle sei e trenta, pronta per l’ennesimo ospedale di mio padre, leggere delle “mie”
    Bambine mi emoziona. Grazie Luca

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