“Sembra ieri” direbbe qualcuno ma cinque anni non possono essere “come ieri”, questi cinque anni poi, sono stati molto intensi, una pandemia, quattro maestri, una serie di problemi da far impallidire le prove invalsi spalmate sull’ intero quinquennio ma tante soddisfazioni e divertimento. Alma cinque anni fa era una bambina, oggi è ormai una ragazzina.
Cinque anni sono anche un periodo che mi permette di fare un bilancio in maniera lucida e distaccata, in questi anni ho parlato poco di scuola proprio per evitare di scrivere in base alle emozioni del momento, credo sia arrivato il momento di porre rimedio a questa mancanza e di raccontare cosa significhi avere dei figli che vanno a scuola negli anni ’20, mi riprometto di farlo ma non è oggi il momento, oggi è il momento delle emozioni e che emozioni!
Devo dire che la conclusione di questo ciclo scolastico è stato diluito in più parti, c’ è stato un pranzo con insegnanti, studenti e genitori, c’ è stata una recita in cui i ragazzini delle quinte hanno messo in scena uno spettacolo diviso in parti musicali e in piccole parti recitate e per finire c’ è stato il “saluto alle quinte” con l’ omaggio di tutti i bambini della scuola, emozionante? Si molto! Sia per i genitori che per gli alunni e i maestri.
5 anni di gioie, qualche lacrima, gite, compiti, incomprensioni, bei giudizi e tante esperienze da mettere nello zaino della vita. Si chiude un capitolo e preste se ne dovrà scrivere uno più difficile ma le fondamenta sono state gettate, Alma è ormai entrata nella fase successiva della sua crescita, indietro non si torna, è ormai pronta al salto ed è giusto che impari a volare con le sue ali ma anche noi genitori dovremo fare la nostra parte, starle vicino al bisogno ma anche lasciare che faccia le sue esperienze con fiducia e coraggio, non vedo l’ ora anche se so che qualche ostacolo sulla via ci sarà.