Teo

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Teo, 42 primavere, più che un padre separato direi un papà single, Matias 9 anni e una grande passione, il calcio!

Una giornata tipo: solitamente vado a prenderlo a scuola 2 o 3 volte la settimana, poi andiamo al parco o un attività sportiva, calcio o nuoto, poi a casa, compiti, cena, un po’ di tv giusto per rilassarsi, magari un film e poi a letto. Direi che il nostro rapporto e molto ludico, a parte i compiti cerco di fare cose che ci fanno divertire.

E nel week-end?
Dove abitiamo (una cittadina alle porte di Milano), il parco è il luogo che più aggrega in assoluto, durante la settimana e anche nei week-end, sopraqttutto d’ estate, in alternativa si va al cinema, una gita fuori porta, recentemente siamo stati in moto al Ticino, allo stadio, un museo o una mostra a Milano ma ripeto, tendenzialmente è il parco a far la pate del leone.

Quale rapporto con la tecnologia?
Telefono non se ne parla, Matias non è interessato e sia io che la madre non ne vediamo la necessità. Per il resto un po’ di iPad ma più che altro come accesso a Youtube per vedere i gol e qualche gioco per bambini, anche se per i giochi è più la Play-station a far da riferimento, un po’ di tv ma più che altro per film che guardiamo insieme, stiamo comunque parlando del dopocena.

Scuola? Quanto sei presente in questo senso?
Abbastanza direi, orari permettendo, magari sono meno paziente della madre ma ci tengo a seguirlo nei compiti. Ogni tanto magari la voglia bisogna fargliela venire ma niente di clamoroso. Fra l’ altro ho scoperto il piacere di ri-scoprire alcune cose che ormai avevo rimosso.

Sport? Attività sportiva?
Calcio, calcio e ancora calcio! Piscina più per mio “consiglio” ma sicuramente il calcio è lo sport per antonomasia, in questo senso non nascondo qualche “colpa” ma devo dire che Matias è sicuramente un grande appassionato, sia sul campo che fuori.

Attività alternative condivise?
Calcio (ancora), cinema e film in genere, ammetto anche qui di averlo instradato ai super-eroi sponda Marvel, a volte la violenza supera il livello di guardia ma è anche un occasione per spiegare dove finisce la finzione e dove comincia la realtà.

Cucina? Come se la cava Teo ai fornelli?
Molto bene direi, cucino tutto, mi piace sperimentare e Matias gradisce molto. Da questo punto di vista credo che la nostra generazione sia all’ avanguardia, forse perchè da giovani mamma e papà dovevano lavorare e noi si passava tanto tempo da soli e toccava arrangiarsi, sta di fatto che in cucina mi difendo bene e Matias mi da molte soddisfazioni, soprattutto riguardo i primi e la pasta in particolare.

Grandi divergenze con la madre?
Più che divergenze direi due modi diversi di educare, Lei è più tollerante, lascia fare, io più per le regole, senza ovviamente esagerare, ma a parte questo non abbiamo particolari attriti riguardo l’ educazione.

Esiste un “metodo” Teo?
Non so se metodo sia la parola adatta, credo invece nel buonsenso, in certi casi sono categorico e rigido (ad esempio dopo mangiato ci si lava i denti…),  su altre cose occorre essere più elastici e saper leggere il momento.

Quali sono le cose che più ti piace fare con Matias?
Ridere, in assoluto è la cosa che preferisco, quando ridiamo insieme sto bene, mi piace. Un’ altra cosa che mi piace è il fatto che il sabato mattina Matias venga a dormire nel lettone, pian piano che crescono li vedi allontanarsi ma in qualche modo cose come questa ti tengono uniti.

Qualcosa che invece non ti piace fare?
A volte eviterei il confronto/scontro su alcune cose, anche perché spesso mi rendo conto di mettermi al livello di Matias ma con la forza di un adulto, con il risultato di ottenere la ragione in quanto più grande e non per un certo ragionamento.

Mi pare di capire che il calcio sia un aggregante importante nel rapporto padre-figlio.
Si, lo è, anche più di quanto il mio fisico mi possa permettere, scherzo, sono stato io a trasmettere questa passione e ora ne pago le conseguenze. Si tratta comunque di una passione sana, lo scorso giugno siamo andati a Madrid e abbiamo scelto il week-end in cui una delle due squadre avrebbe vito il campionato, così da poter festeggiare ed è stato bello unire la passione per il calcio con quella per un viaggio.

Un ricordo legato alla nascita di Matias?
Fin da giovane ho sempre pensato alla paternità, avevo voglia di vivere questa esperienza, sono sempre stato presente, fin da subito ho affrontato la cosa con entusiasmo.

Cosa significa essere padre?
Domanda da un milione di euro… Non credo esista una risposta, forse cercare di preparare quotidianamente il proprio figlio alla vita, cosa, peraltro, già complicata di suo

Devo dire che è stato bello intervistare Teo, un padre moderno, di larghe vedute, che sa mettersi in discussione, pragmatico ma che infonde una sicurezza degna di nota e molto attivo nella quotidianità di suo figlio. Piccola nota che rende l’ idea, la foto di Teo e Matias è stata scattata a S. Siro al concerto di Vasco, si insomma, qui iniziamo presto a far sul serio!

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