Ieri siamo andati al cimitero, perché oggi, come ogni lunedì, è chiuso, c’ eravamo tutti a festeggiare il compleanno della più grande delle sorelle e tra un pensiero e l’ altro riflettevo su alcune cose, prima di tutto la cosa che più fa male, ogni volta che ci penso e collego quei puntini ho, lo ammetto, un leggero amaro in bocca, il fatto è che oggi Maia compie 14 anni, il mio ricordo è forzatamente cristallizzato a poco meno di tre anni, la cosa diventa drammaticamente reale nel momento in cui incontro dei suoi vecchi compagni di nido, un paio di settimane fa abbiamo incontrato una ragazzina che ha la sua età, qualche giorno fa ho incrociato un suo compagno di classe, fa le superiori e mi ha salutato con un “Ciao” da uomo, non è facile anche se fa parte della vita.

Ero li a guardare la sua foto, sorridente come spesso era lei e mi chiedevo come sarebbe stato vivere la vita con lei, chissà, forse non ci sarebbero state le sue sorelle o forse si, chissà. Non possiamo saperlo, è un pensiero che si affronta ogni tanto, è merce con la scritta “maneggiare con cura” ma è anche giusto e onesto farlo ogni tanto.

Di altrettanto granitico però c’ è il ricordo indelebile di quel giorno, di quella notte per l’ esattezza, quella sensazione di piacere, di completezza, quell’ euforia che solo la nascita di un figlio può dare, con buona pace di chi pensa che “La felicità è tale solo se condivisa”. Grazie piccola mia, grazie di tutto quello che mi hai regalato e tanti auguri ragazza mia!