Insieme a Maia abbiamo perso alcuni amici, non sta certo a me giudicare, abbiamo scoperto che non è facile stare vicini a due genitori che perdono una figlia, queste persone hanno tutta la mia più profonda compassione, un sentimento spesso travisato nella società moderna, ma per quanti si sono allontanati, tanti si sono avvicinati e fra questi sicuramente le maestre di Maia hanno avuto e avranno sempre un posto speciale nel nostro cuore, Francesca, Adriana, Lalla, Alexia e Giulia. Il nido è per molte famiglie il primo posto al di fuori di casa dove si lasciano i figli, è un luogo importante e le persone, le insegnanti lo sono anche di più, è importante avere fiducia in donne che passano spesso e volentieri molte ore della giornata con i nostri bimbi, senza la fiducia si fa poca strada ed il rischio è quello di vivere e far vivere male, il nido non è un obbligo ma una scelta, a volte forzata a causa del lavoro ma comunque una scelta, se l’ ambiente non convince il genitore per una qualsiasi ragione direi che siamo già sulla strada sbagliata, ovunque essa porti. Maia è andata tardi al nido, aveva poco più di 16 mesi e ricordo ancora l’ inserimento, le maestre che ci tranquillizzavano dicendoci “Tranquilli, andate pure a fare un giretto, a prendere un caffè, ci vediamo tra un oretta”, il secondo giorno un po’ di più, il terzo ancora di più e alla fine della settimana ecco che Maia se ne stava tranquilla al nido tutta la mattina, senza nessun capriccio. Nei mesi seguenti le ore al nido sono aumentate e anche il rapporto fra noi e le maestre è cresciuto ma è stato proprio nei giorni più bui della nostra vita che questo gruppo di ragazze, tanto affiatate quanto preparate e competenti, ci è stato estremamente vicino, ne è nata un amicizia molto forte e per noi molto importante. Francesca ha nel frattempo aperto un altro nido e ha deciso di dedicarlo a Maia, il nido di Maia appunto, la cosa ci ha ovviamente commosso, anche perché l’ abbiamo visto crescere e ci ricorda molto della nostra bambina. Sia chiaro che questa non è una pubblicità, Alma non andrà neanche in quel nido perché non è esattamente vicino a casa nostra, questa è la storia di come un gruppo di maestre è entrato a far parte della nostra famiglia, è la storia che sta dietro al nome di un nido ed è anche un modo di ringraziare delle donne in cui noi abbiamo sempre avuto fiducia, a Maia piaceva tanto andare al nido e noi eravamo molto felici di questo, quando se n’ è andata probabilmente abbiamo capito il perché, a Milano ci sono e ci saranno decine e decine di nidi con bravissime persone ma io sono stato molto bene con loro e dovessi avere dieci figli li manderei tutti da loro e sono sicuro che anche Maia sia contenta e vi ringrazi.
Ho scoperto solo la scorsa domenica la storia di Maia, di mamma Simona e papoLuca… conosco le loro bambine, sono amiche delle mie, frequentano lo stesso nido, hanno le stesse adorabili maestre… C’è qualcosa di magico e prezioso nei nidi creati e gestiti da queste maestre, qualcosa di familiare e rassicurante. Leggere questa lettera mi ha fatto capire, sentire ancor più profondamente, quanto sia importante e speciale tutto questo.
Grazie dal profondo del mio cuore a tutti voi
E grazie a te Veronica, per la sensibilità e l’ allegria dimostrata in questi piacevoli mesi passati insieme!
Davvero…ne abbiamo parlato domenica di quanto sia importante trovare fiducia e serenità quando si tratta dei nostri bimbi e delle persone con cui stanno quando noi non ci siamo . Io non potrei fidarmi di nessuno se non di loro . ♥