Quella di ieri è stata una domenica a dir poco tranquilla, attenzione, non normale ma tranquilla. Si è trattata infatti di una di quelle rare domeniche in cui Simona ha dovuto lavorare e io e Alma ci siamo dati da fare per non sentire la sua mancanza e cercare di non far sentire alla mamma la nostra.
Devo dire che la domenica non è iniziata esattamente nella maniera giusta, Alma ha aperto occhi e bocca alle sette in punto e s’ è capito molto presto che di riaddormentarsi non ci sarebbe stato verso, amen.
Non che la cosa sia grave, noi ci si sveglia anche (cioè, non che dormire fino alle otto dispiaccia), ma per esperienza, per Alma svegliarsi così presto significa poi addormentarsi a metà mattina, quindi saltare il pisolino e come bel finale arrivare rognosissima a fine giornata, ecco perchè alle 7:30 del mattino temevo già il peggio.
E invece no! ma andiamo per gradi, fino alle dieci abbiamo cazzeggiato in casa, poi abbiamo accompagnato la mamma alla fermata del bus e noi ci siamo diretti alla cascina con l’ intenzione di far visita a mucche, cavalli ecc. ecc. In fono dista solo pochi isolati da casa, cinque minuti in auto e la giornata non era male, metereologicamente parlando.
Ma arrivati sul posto, ecco la prima sorpresa, probabilmente ho fatto confusione con i giorni, la domenica è giorno di chiusura! Hai hai hai caramba! Neanche il tempo di girarmi per spiegare ad Alma che per oggi niente animali in carne e ossa che la vedo bella spaparanzata con la bolla al naso “Caramba y carambita!” direbbe Cico Felipe Cayetano Lopez Martinez y Gonzales. Come volevasi dimostrare, il risveglio anticipato si è tradotto in sonno a metà mattina, il resto della storia lo conosco fin troppo bene, no grazie!
Piano “B”, nuovo parco vicino a casa con giochi diversi dal solito, tante altalene e più in generale con un orizzonte diverso dal solito, appena arrivati sveglio la ragazza (nel frattempo dormiva della grossa), la quale sembra gradire e si lancia subito verso altalene e scivoli, tutto bene, “speriamo solo che questi venti minuti di sonno non le abbiano permesso di ricaricarsi completamente”, penso fra me e me.
Dopo un ora abbondante di giochi sfrenati è ora della pappa e con mia (grande) sorpresa a tavola Alma si trasforma in un vero e proprio lupacchiotto, mangia tanto e bene, ottimo direi! Ma le sorprese non finiscono qui, verso le 13:30 e con un occhio a mezz’ asta mi indica inequivocabilmente il letto, io non mi faccio pregare e nel giro di un quarto d’ ora stiamo tutti dormendo, mici compresi!
Dopo il risveglio una gradita sorpresa, un amica con famiglia a seguito ci raggiungerà alla ludoteca sotto casa dove trascorriamo un bel pomeriggio fatto di giochi e di chiacchiere piacevoli, fino al momento di rientrare, diciamo verso le 18:30.
Giusto il tempo di metterci comodi ed è il momento di preparare la cena, sono/siamo così in pace col mol mondo che decido di lanciarmi, pasta tricolore (un cucchiaio di pesto, uno di pomodoro e uno di philadelphia), un successone! E come secondo, cotoletta con prosciutto e formaggio, come contorno, piselli verdi e gialli (il mais lei lo chiama così…), altro trionfo, mi spingo addirittura a proporle un po’ di frutta solo per incassare un cortese: “No no no” ma direi che stavolta non mi posso davvero lamentare.
Poco dopo rientra anche la mamma, grandi feste e finalmente cena anche per noi con una buona e meritata pizza! Chi l’ avrebbe mai detto che una giornata cominciata sotto i peggiori auspici si sarebbe trasformata in una gran bella domenica padre-figlia? Grazie della bella domica Alma e non ti preoccupare mamma, ci sei mancata tanto e domenica prossima Alma sarà tutta tua!