Si dice che i sensi dei bambini siano già presenti e attivi durante la gravidanza. Il tatto, è dimostrato che il bambino comincia ben presto ad esplorare il proprio corpo, ricordo una delle ultime ecografie in cui sorprendemmo Maia con il pollice in bocca, anche udito e vista sono in qualche modo sviluppati, la voce della mamma è filtrata ma è necessario che il nascituro cominci a familiarizzare con quel particolare tono, la luce stessa avrà una sua importanza, vi sono ostetriche che provano, in particolari ecografie a puntare una luce in determinate zone della pancia per vedere l’ effetto che fa.
Dopo la nascita si attivano anche l’ olfatto e il gusto che vanno ad aggiungersi agli altri 3 e insieme crescono di giorno in giorno favorendo l’ esplorazione del mondo che circonda i neonati, qualche centimetro in più e meglio ogni giorno per la vista, la voce rassicurante della mamma (e del papà) per l’ udito, il gusto del latte materno, il contatto con tutto ciò che compone il mondo e sono progressi che si possono toccare con mano, settimana dopo settimana.
Esiste nondimeno un evoluzione dei nostri sensi, dal momento della nascita di un figlio i nostri occhi acquistano una nuova ragione di vita e col passare del tempo è possibile “vedere” i grandi progressi e le piccole conquiste di tutti i giorni. Col tatto possiamo accarezzare, baciare, prendere in braccio, “toccare con mano” quella cosa meravigliosa che si chiama vita. L’ udito ci toglie il sonno e la pazienza, pianti e urla in qualsiasi momento del giorno e della notte prima e ci regala soddisfazioni indicibili poi, le prime parole, i primi discorsi comprensibili solo a mamma e papà (a volte neanche a loro), il gusto che ci permette di confrontare determinati sapori con le prime pappe e in seguito con i gusti più decisi che scopriamo non essere più tanto scontati. Esiste tuttavia un senso che più di ogni altro mi ha fatto riflettere, l’ olfatto. I neonati e i bambini in generale hanno una gamma di aromi tutta loro, forse perché immacolati per definizione, forse perché non so ma trovo bello e intimo concedermi delle pause, durante il ruttino o al mattino presto prima della sveglia, durante le quali assaporare questa fragranza così… innocentemente primordiale. L’ olfatto credo sia il fratello povero dei 5 sensi, sopratutto di questi tempi, smog, puzze o anche profumi magari gradevoli ma spesso ripetitivi ci fanno spesso dimenticare le gioe della vita, ma come è bello concedersi una passeggiata in un giardino a inizio primavera trovo che l’ aroma (ma anche le puzze intendiamoci) che circonda i bambini sia qualcosa da annotare nella memoria olfattiva di ognuno di noi.