Siamo nel bel mezzo dell’ inverno, il che significa freddo, pioggia, neve e in molti casi malanni di stagione vari e assortiti che vanno dal semplice raffreddore ad una fastidiosa tosse fino a febbri importanti dovute a infiammazioni del cavo orale se non addirittura bronchiti o peggio ancora, come comportarsi quindi con i nostri figli? Quali precauzioni prendere? Prima di tutto penso sia il caso di fare un passo indietro e di sfatare dei veri e propri miti di cui sono vittime i nostri piccoli, primo fra tutti il fatto di stare rinchiusi in casa da novembre ad aprile e purtroppo non è un esagerazione, “Piove e quindi siamo rimasti a casa”, “Fa freddo e quindi siamo rimasti a casa”, “C’ è aria e siamo rimasti a casa”, “Nevica e quindi stiamo a casa”, non so voi ma io sento tanti discorsi di questo tenore e sono totalmente sbagliati, i bambini hanno bisogno di uscire sempre, tutti i giorni! Piove, fa freddo, nevica, non credo siano argomenti per non andare a lavorare, non si capisce perché i bambini debbano stare rinchiusi per queste ragioni, come fanno nei paesi freddi? E fra l’ altro non si ammalano certo di più, perché purtroppo è vero il contrario, stare sempre in ambienti chiusi e a temperature di 23 gradi e oltre è ideale solo per batteri, virus e quant’ altro, non certo per i bambini e poi diciamo le cose come stanno, nel 95% dei casi stare in casa significa tv, perché non si sa che fare, poi i bambini diventano nervosi , i giochi ripetitivi mentre la fuori c’ è un mondo che li aspetta! Forse è bene guardare all’ inverno e al maltempo con occhio diverso, “Se non puoi batterli, unisciti a loro” recita un vecchio detto, pioggia, freddo, neve ecc. sono sempre esistiti e sempre esisteranno, quindi tanto vale abituarsi e abituare i bambini ad uscire e semplicemente fare cose diverse, piove? Lasciamo a casa ombrelli e mettiamoci la mantella o il poncho, ve ne sono di impermeabili in commercio, i parchi possono diventare molto interessanti sotto la pioggia e anche la fantasia può dare il suo contributo (dove vanno gli animali del bosco quando piove?), fa freddo? Copriamoci e copriamoli di più, magari usciamo nelle ore più calde o quanto meno quelle con la luce ma ricordiamoci che un po’ di sano freddo non ha mai fatto male a nessuno, al limite è lo sbalzo termico di quando si rientra a casa il problema, ma basterà spogliarsi e acclimatarsi e il gioco è fatto, nevica? Non credo di dover aggiungere altro se non il ricordo di quando da piccolo guardavo fuori dalla finestra sperando di vedere i tetti imbiancati tutte le mattine da Natale a Pasqua. Occorre misura ovviamente, non sto certo consigliando di uscire la sera, sotto la pioggia scrosciante o in mezzo alla tormenta, certo che no, ma francamente quante giornate ci sono così in un anno? Ovviamente lo stato di salute dev’ essere ottimale, o quantomeno non predisposto ad ammalarsi ma se un bambino ha un po’ di tosse, cola il naso e altro non sono affatto convinto che gli faccia bene stare a casa, a fare cosa poi? Aspettare di ammalarsi? A Milano si usa dire che si sta “covando” l’ influenza e covare è un termine che ricorda il calduccio della casa non certo le uscite all’ aria aperta. Se proprio vogliamo trovare un fallo o un limite in questa abitudine, un problema tipico di Milano e delle grandi città, dobbiamo parlare dello smog e della pessima aria che si respira al giorno d’ oggi, in inverno più che in altri momenti dell’ anno, a causa dei riscaldamenti, ci si ritrova a respirare davvero una pessima aria e la mia città purtroppo si distingue negativamente, ragione in più per frequentare parchi anche durante la “brutta stagione”, se poi compaiono, perché compaiono sicuramente, malanni di stagione come tosse e raffreddore è assolutamente inutile starsene tappati in casa a far proliferare batteri e virus, facciamo piuttosto uno sforzo e nel fine settimana andiamo in montagna o al mare, l’ aria buona fa miracoli e il mondo aspetta solo di essere scoperto, si, anche in inverno!