“Ma che ci faccio io qui?”, “Sarà proprio necessaria la mia presenza?”, “Probabilmente se anche sparissi non se ne accorgerebbe nessuno”. Sono solo alcuni pensieri che albergano di tanto in tanto nella mente di un padre, specialmente nei primi mesi di vita dei nostri piccoli. Siamo sinceri, qual’ è il ruolo del padre nei primi 6 mesi di vita delle creature? Non abbiamo la Tetta, dai libri impariamo che nei primi mesi è indispensabile si crei un forte legame mamma-piccolo, spesso ci sentiamo inadeguati ad un ruolo che neanche conosciamo, il più delle volte cerchiamo di imitare, con risultati altalenanti, i comportamenti della nostra compagna per poi sentirci dire, ogni tanto, frasi tipo: “ma non si tiene così…”, “attento alla testa, tienila ben su…”, fino a guardare in faccia la nostra inettitudine maschile quando si tratta, ad esempio, di vestire nostra figlia. Sia chiaro che questo è un discorso con molte sfumature e da intendersi in generale, credo che per sopperire a tale inettitudine spesso e volentieri il padre di oggi si documenta, legge libri, frequenta corsi per non sfigurare, ma il rischio sia quello di imitare, piuttosto che scimmiottare la madre, ho avuto modo, in questi anni, di conoscere padri preparati su tutto, dalla posizione rugby per l’ allattamento al materiale più indicato per la tettarella, dalla dieta giusta per lo svezzamento ai prodotti più adatti per il bagnetto. Non c’ è nulla di sbagliato in tutto ciò ma credo che il ruolo del padre, almeno all’ inizio, sia un altro, mi viene in mente un accessorio! Un accessorio? Si proprio un accessorio, utile, valido e preparato ma comunque accessorio. Farsi trovare pronto al momento giusto, ecco cosa ci viene chiesto, magari implicitamente, sia che si tratti di un cambio pannolino che di aiutare durante il bagnetto o consentire alla mamma qualche ora di libertà. Parafrasando Star Trek direi che Simona è il Capitano Picard mentre io sono Riker, il primo ufficiale. Sia chiaro che tutti possono commettere errori, ma l’ importante è conoscere i propri ruoli, che potranno anche essere intercambiabili ma solo all’ occorrenza, il rischio è quello di un padre che sa tutto in teoria e “suggerisce” ad una madre che già, si suppone, abbia i suoi bravi dubbi su come crescere i figli, fino a sentirsi dire la classica frase “Ma tu cosa ne vuoi sapere…?”, si insomma l’ anticamera della lite. La mia esperienza è stata ed è quella di un padre mediamente preparato che all’ occorrenza si fa trovare pronto, sia come padre che come uomo e posso tranquillamente garantire che in un secondo tempo anche il padre trova una dimensione precisa.