La recita di natale

Alla fine anche per Alma è arrivato il tanto atteso momento della recita di Natale, per Alma e per mamma e papà che con orgoglio hanno assistito alla Prima sul palco della nostra piccina. Era un appuntamento tanto atteso, sapevamo di numerose prove nelle ultime settimane, ciononostante il riservo in merito è stato assoluto, la sorpresa è stata assoluta.

La storia portata sul palco riguardava un campeggio, inizialmente disastrato, sporco e male organizzato ma che, con un sano impegno di ognuno, migliora fino ad essere all’ altezza di due “ospiti” molto importanti di nome Giuseppe e Maria (si, la scuola materna è a stampo cattolico).

I vari momenti in cui è suddiviso lo spettacolo sono intervallati da alcune canzoni ballate dai più piccoli per finire con il coro che vede protagonisti tutti i bambini, dai più grandi ai più piccini, fra cui la nostra piccola attrice in erba Alma.

Emozionante? No, almeno non nel senso più profondo del termine, sicuramente è stato bello e divertente, questo si, ma quando si parla di emozioni e questo non vuol’ essere assolutamente un confronto, mi torna alla memoria la prima “Recita” di Maia, il palco era lo stesso, lo spettacolo un po’ più semplice, un albero di Natale e tutti i bambini del nido che appendevano la loro pallina, ricordo di essermi emozionato parecchio ed è un ricordo che conservo gelosamente in questi momenti estremamente complicati.

La recita di Alma è stata comunque estremamente interessante, prima di tutto perché ricalca i temi portati avanti dal programma scolastico e poi perché è pur sempre un’ inizio, una presa di confidenza con il palco, che male non fa.

“Foto ne abbiamo?” No e qui veniamo alle dolenti note, ma è mai possibile che ad una recita della scuola materna vi siano genitori che riprendono l’ intero spettacolo con il telefono tenendolo bello alto e ostruendo la vista a chi sta dietro? Possibilissimo, tanto che io ne avevo ben due davanti a me, mamma e papà della stessa bambina (si, che riprendevano tutte e due con il telefono!), senza neanche guardare il palco dove recitava la figlia. Non erano comunque gli unici, riprese e foto con il telefono sembravano lo scopo del pomeriggio e sono certo sia un peccato, primo perché tanto lo spettacolo era ripreso dalla direzione e secondo perché i nostri figli hanno bisogno di essere guardati, con gli occhi, non attraverso lo schermo di un telefono per poi avere un filmato che nessuno guarderà.

Ci sono momenti e non sono pochi che vanno goduti dal vivo e non ripresi con il telefonino, i nostri figli lo sanno e giustamente pretendono la nostra attenzione, l’ alternativa è crescere bambini fin troppo sensibili alla telecamera e pronti a mettersi in posa con finti sorrisi e false recitazioni. Per non parlare poi della maleducazione dell’ ostacolare chi sta dietro a teatro, altro pessimo esempio che diamo ai nostri figli.

A parte questo però sono contento che arrivi il Natale, sono estremamente deciso a staccare la spina per almeno tre giorni e passare questo periodo con la mia famiglia perché va bene le mangiate, va bene le bevute ma il Natale è, prima di tutto, un momento di raccoglimento.

Buon Natale da Simona, Sole, Alma, Maia e…. Papoluca!

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