La trasferta

bambina-valigiaCome passa il tempo, un giorno sei li ad aiutarle nei primi passi e il giorno seguente ti salutano e vanno per la loro strada…

Scherzo, però Alma ieri ha trascorso la sua prima notte lontano da noi, è andata a dormire dagli zii e da suo cugino Mattia. La cosa bolliva in pentola da un po’, noi ne avremmo fatto anche a meno ma le insistenze dello zio hanno prevalso (in sintesi direi “preso per sfinimento…”). Le ragioni della mia, della nostra titubanza erano molto semplici, tornare a casa e non trovarci una delle mie figlie di quasi tre anni mi riporta alla mente la parte più drammatica della mia vita ma a quanto pare quando il buon Dio distribuiva il tatto qualcuno era in fila e qualcun’ altro…

Poco male, abbiamo acconsentito anche per rifiatare un attimo, soprattutto per quanto riguarda Simona direi che l’ ultimo periodo è stato abbastanza intenso, le vacanza dall’ asilo (pure anticipate di due giorni) e i miei impegni lavorativi hanno fatto si che le ultime settimana siano state una sorta di apnea, ad un certo punto occorre prendersi una pausa e un giorno era quello che ci voleva.

A dirla proprio tutta, visto che eravamo in ballo, abbiamo deciso di prenderci anche una serata tutta per noi, dove per noi s’ intendono io e Simona. Una serata fatta di cinema e pizza tanto per intenderci, quella normalità di cui spesso ci si dimentica insomma.

Quindi, una volta preparato il suo zainetto e salutata la mamma (io non ero presente), Alma è partita per la sua magica avventura, “Una notte fuori!”

Com’ è andata? Bene direi, sia per noi che per Lei. Noi ci siamo goduti un ottimo film, Il ponte delle spie, una fetta di pizza e una buona birra in un locale vicino a casa, Alma si è divertita a più non posso con suo cugino, di due anni e rotti più grande, è andata a dormire tardi, ma ormai questa non è più una novità, ha mangiato poco o niente, come al solito e ha chiesto della mamma il minimo indispensabile. Anche la notte è trascorsa tranquillamente, nessuna scena madre (non avevo dubbi in proposito, Alma è una dura!), richiesta del latte una volta sola (a casa invece sono minimo tre per notte…), e risveglio in tutta tranquillità.

Dal nostro canto meglio ancora, al nostro Sole dormiva pacificamente, la notte è trascorsa nel silenzio pressoché totale e il risveglio è stato più “silenzioso” del solito.

La mia giornata non è poi cambiata molto rispetto al solito, ero a lavorare, quindi non posso certo rilevare alcuna differenza in merito. Devo però confessare che il rientro a casa è stato decisamente più atteso del solito, non vedevo l’ ora di abbracciare la mia piccolina.

In fin dei conti quindi è stata una bella esperienza, grazie quindi agli zii e ad Alma che magari hanno potuto rendersi conto che esistono altre realtà, gli zii hanno potuto intravedere cosa significhi avere due pesti in giro per casa e Alma ha (forse) capito che esistono situazioni un po’ diverse e che magari non serve fare proprio i capricci per ogni minima cosa…

 

 

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