All’ inizio pensavo fosse uno scherzo, una delle tante leggende metropolitane e invece ho dovuto ricredermi, funziona! Ok, facciamo un passo indietro, un giorno Simona, mia moglie, mi dice che una sua amica ha fuso 2 asciugacapelli perché quel particolare rumore faceva addormentare suo figlio tutte le volte che la cosa andava per le lunghe. Ricordo d’ aver storto un po’ il naso ma una sera in cui Alma proprio non ne voleva sapere di addormentarsi e una volta escluse le ragioni più classiche tipo coliche, pannolino e via dicendo ci si è accesa la lampadina, “Proviamo con il phon (o fohn che dir si voglia)!?” E come per miracolo… BUONANOTTE! Sulle prime non ci potevo credere eppure la cosa continuava a funzionare e vista l’ esperienza dell’ amica (2 asciugacapelli fulminati) ho prontamente registrato il suono del phon per 10 minuti sul telefono così da poterlo utilizzare all’ occorrenza. Solo in seguito mi sono documentato e ho scoperto che rumori come asciugacapelli, aspirapolveri ma anche pioggia, mare ecc.. sono noti anche come “White noise” letteralmente rumori bianchi ma in pratica rumori di fondo. Sia ben chiaro che in caso di coliche o altri malanni dubito possano aiutare, diciamo che questi “rumori” possono rivelarsi un utile alternativa alla classica ninna nanna e se proprio non avete un phon o un altro rumore di fondo è utile sapere che esistono in commercio cd con tali rumori e anche applicazioni per smartphone. Devo tuttavia ammettere che la ninna nanna ha sempre il suo fascino, ce ne sono letteralmente a bizzeffe in giro, ma io ho un debole per una in particolare, è tanto dolce quanto orecchiabile, Ami tomake… una ninna nanna bengalese che significa “Ti voglio bene bambino mio”, mi sono scaricato anche quella sul telefono così vado sul sicuro, anche perché l’ asciugacapelli dopo un po’ comincia a stufare mentre questa ninna nanna rilassa anche i papà.