Chi di voi non l’ ha mai fatto? Al parchetto, al nido o alle feste è un attimo guardarsi in giro e sbirciare cosa fanno gli altri genitori, come si comportano e catalogarli per “specie animali”, ecco, in piscina al sabato mattina ci sono dei curiosi esemplari, qui di seguito una breve lista:
La mamma truccatissima: la prima volta ho pensato: “si sarà sbagliata, la forza dell’ abitudine, avrà un impegno dopo la piscina…” ma alla seconda volta direi che è così, ci sono mamme che si truccano di tutto punto per andare in piscina coi figli, nulla in contrario sia chiaro, semplicemente non voglio sapere com’ è uscita di casa la signora in questione al battesimo del piccolo.
La bella lavanderina, che lava i fazzoletti…
Il papà ultracompetitivo: “Dai, ce la puoi fare, non ti scoraggiare, papà è sempre con te, su con quelle braccia, adesso con il dorso, non così…”, il tutto ripetuto svariate volte ad un bambino di un anno o poco più, per poi andare a cercare altri “avversari” per tutta la piscina, ci sarebbe da sorridere se non fosse di qualche giorno fa la notizia che hanno condannato un padre perché costringeva il proprio figlio adolescente a doparsi per vincere le gare di nuoto.
Per i poveretti della città…
Il nonno: con mia grande sorpresa ho notato esserci almeno due nonni e una nonna in acqua con i nipoti e la cosa mi ha piacevolmente sorpreso soprattutto per l’ entusiasmo e l’ allegria, dicono che la piscina aiuti a tenersi in forma, non so quanto sia vero ma posso sicuramente dire che aiuta lo spirito di questi nonni e non solo.
Fai un salto, fanne un altro…
La mamma-cerbiatto: così soprannominata perchè ha un bambino molto piccolo (5 mesi), e lei è ancora in quella bellissima fase in cui bambino e mamma sono una sola cosa, a volte è insicura altre sembra distaccata dalla realtà ma ha sempre questi grandi occhi (da cerbiatto appunto), che ti fanno sciogliere come neve al sole, se la osservi bene puoi anche riuscire a vederne l’ aura!
Fai la giravolta, falla un altra volta…
Il papà caciarone: l’ importante è fare casino! Splash, splish, ciuff… il tutto condito da risate, spruzzi d’ acqua, immersioni e ogni gioco possibile immaginabile da fare con un bambino in una piscina, tale esemplare di uomo adulto è quello che insegna nol breve periodo al proprio figlio come fare i tuffi a bomba, le puzze in acqua ecc. ecc.
Guarda in su, guarda in giù…
Il papà-pesce-fuor-d’ acqua: “Io non ci volevo neanche venire…”, sembra dire quest’ esemplare umano maschile, messo li palesemente controvoglia dalla moglie, la quale vigila da lontano per poi correggerlo al minimo errore; è ovviamente impacciato, tiene il bambino come fosse un anguilla ma al tempo stesso è rigido come un asse di legno e vive il termine della lezione con la stessa disperazione dell’ ultimo giorno di scuola.
Dai un bacio a chi vuoi tu…
Gli insegnanti: gentili, stoici, sempre disponibili e con le branchie! Perché faranno anche i turni, indosseranno anche la muta ma fondamentalmente passano in acqua (molto calda) alcune ore, tanto che alla fine hanno la pelle come cotta manco fossero una sogliola al vapore.
La bella lavanderina, che lava i fazzoletti, per i poveretti della città, fai un salto, fanne un altro, fai la giravolta, falla un altra volta, guarda in su, guarda in giù, dai un bacio a chi vuoi tu!
La filastrocca? Non saprei, bisognerebbe chiederlo a quel papà che l’ ha cantata dal primo momento in cui è entrato in acqua con sua figlia fino all’ uscita dagli spogliatoi, tre-quarti-d’ ora-tre a cantare questa filastrocca sempre con la stessa cadenza, sempre con lo stesso tempo, sempre lo stesso tono, come un metronomo e la bambina… bè la bambina a me pareva ipnotizzata anche se ad onor del vero era tranquilla e sembrava gradire, almeno lei!
E delle spiagge cosa dici? Si potrebbe scrivere un libro
Ciao Simone
Si, basta guardarsi in giro e se ne vedono di tutti i colori… meno male che spesso si tratta di cose leggere che strappano una risata!