Direi letteralmente visto che ieri sono stato al concerto dell’ anno. Con tutto il rispetto per i numerosi artisti che si sono esibiti e che si esibiranno quest’ estate in giro per l’ Italia ma l’ avvenimento clou del 2015 è il concerto degli AC-DC di Imola.
Ma facciamo un passo indietro, sabato scorso ho accompagnato moglie e figlie al mare per poi rientrare domenica nel primo pomeriggio perché si sa, ai bambini l’ aria di mare fa bene, in più quest’ anno Simona è in maternità per cui, via per due settimane di mare!
Che fare a casa da solo? Ammetto di essere un po’ impreparato, non sono abituato. I primi giorni mi sono dedicato all’ ordine delle mie cose, libri, pile di cose da fare (non ho detto che le ho fatte…), e più in generale qualche faccenda domestica rimasta in arretrato. Poi è venuto il momento degli amici, sempre piacevole, anche perché una cena tutti insieme ormai capita veramente poche volte all’ anno.
Poi un pomeriggio sento un amico che ha un biglietto in più per il concerto di Imola: “Alvise (un amico comune), è caduto in bicicletta e gli anno dato dieci giorni di riposo assoluto, niente concerto e mi avanza un biglietto, conosci qualcuno a cui potrebbe interessare?” Breve pausa di riflessione… E quando mi ricapita una congiunzione astrale simile? Moglie e figlie in vacanza, mezza giornata al lavoro e biglietto praticamente piovuto dal cielo, “Interessa a me!”
Questa dunque la breve storia del perché e percome sono finito a Imola a gustarmi un evento insieme ad altre novantaduemila anime, ma poiché in questo blog si parla di padri e non di musica, non parlerò certo del pur bel concerto, bensì di come si sta senza moglie e figlie.
Si sta in maniera diversa, mi mancano certo, mi spiace di non essere con loro e non condividere le esperienze in spiaggia ma è anche vero che si tratta di un periodo finito, due settimane, in cui non posso prendere vacanze e mi sembrerebbe stupido privarle di questa possibilità, avremo tempo in agosto per condividere altre esperienze. Al tempo stesso però devo dire che sto rifiatando un po’, l’ ultimo periodo è stato parecchio intenso e non nascondo che queste due settimana arrivano nel momento giusto, diciamo che questi giorni mi serviranno per mettere in cascina tutto l’ entusiasmo da spendere nel il resto dell’ estate.
Sia chiaro che non sto dicendo che sono felice di stare due settimane a casa da solo, semplicemente cerco di prendere quanto di positivo è possibile da questo breve periodo di lontananza, “Ma tranquilla Alma molto presto potrai tornare a far disperare anche papà oltre che mamma e tua sorella!”