Il sabato spesso e volentieri Simona deve lavorare, questo sabato è stato uno di quelli, come conseguenza, mi sono guadagnato una bella giornata con Alma. Al mattino la ragazza si sveglia sempre con comodo, io sono già operativo da un po’ così da essere già pronto lavato, stirato e mangiato (si fa per dire), al suo risveglio, che è sempre e comunque un incognita, a volte si sveglia male, rognando a più non posso e lì, occorre armarsi di pazienza e aspettare che si calmi, solitamente nel giro di 10 minuti, ma oggi è stato il caso contrario, svegliata col sorriso sulle labbra, quello che si dice “iniziare la giornata col piede giusto” insomma, di seguito, giro di perlustrazione casa per assicurarsi che sia tutto in (dis)ordine, lavaggio con cambio più creme e cambio gentilmente preparato da mammà e via verso mille incredibili avventure! In effetti sabato sarebbe giorno di piscina, ma la vaccinazione di giovedì ha scombussolato tutti i nostri piani, febbre, raffreddore e tutto il resto hanno cancellato ogni velleità natatoria, piano “B” quindi, giretto in marsupio destinazione fiera di Sinigaglia, il mercato delle pulci più antico di Milano, è relativamente vicino a casa e rappresenta una valida alternativa al “solito” parchetto, colori, gente, bancarelle, Alma dal suo marsupio sembra gradire e c’ è scappata anche una magliettina, una di quelle con un significato che va oltre i semplici loghi o colori. Dopo la fiera, breve passeggiata verso casa e meritata pappa, mangiato bene, cosa per nulla scontata per via del vaccino, tempo di preparare qualcosa anche per il papà ed ecco che ad Alma cala vistosamente la palpebra, pisolino per lei e pranzo in tranquillità per me, niente male direi, sono così in pace col mondo che decido di farmi snch’ io una pennichella, è quel che ci vuole. Il risveglio pomeridiano è anch’ esso tranquillo (2 su 2, wow, troppa grazia!), un po’ di coccole nel lettone e poi via di merenda e giochi, ad un certo punto però noto che l’ occhio si fa mogio, la coccolite aumenta e il verdetto del termometro è inesorabile, febbre! Pronti! paracetamolo in supposta, fisiologica e via. La situazione migliora così velocemente e a tal punto che decidiamo di uscire a godere dell’ ultimo scorcio di una giornata, metereologicamente parlando, bellissima, un giretto al parco sotto casa, giusto per prendere confidenza con i giochi, quattro passi (suoi) per fare altra esperienza in fatto di deambulazione ed ecco che arriva l’ ora in cui le ombre s’ allungano e la temperatura cala, meglio rientrare all’ ovile, un the per me e un po’ di coccole per la piccolina che presto decide di andarsi a cacciare in quelche angolo pericoloso della casa, un po’ di musica, qualche capriccetto ed ecco che si fa l’ ora di cena, l’ entusiasmo e la fame di pranzo sono un ricordo, la cena purtroppo non sortisce lo stesso favore, tocca proporre le armi di riserva, prosciuttino, formaggio e pane, è comunque in tutte e per tutto convalescente e l’ inappetenza era ampliamente attesa, amen, per oggi direi che è già andata bene così, dopo poco rientra la mamma e allora si che è festa grande, perché la mamma è sempre la mamma e la “mia” giornata volge al termine, felice d’ aver condiviso il mio tempo con Alma, felice d’ aver fatto la cosa che più mi piace fare al mondo, il papà!
Che bello passare tempo con loro, io sabato ho fatto un giretto con Sofia mentre la mamma riassettava casa e ci siamo divertiti un mondo
Ciao
Simone
Simone, prima o poi dovrò intervistarti… preparati! Ciao