-I vaccini non contengono metalli pesanti.
-I vaccini contengono il mercurio (thimerosal), serve per “conservare” la loro efficacia, ma in una quantità così modica che le case farmaceutiche possono anche non menzionarne la presenza.
-Anche nei cibi che consumiamo o nell’ acqua che beviamo o nell’ aria che respiriamo sono presenti tracce di metalli pesanti, solo consumando del semplice tonno sai quanto mercurio ingeriamo?
-Si ma un conto è ingerire i metalli pesanti e un altro è farseli intra-muscolo.
-Comunque sia non esistono prove “scientifiche” che colleghino autismo e vaccinazioni.
-Le prove ci sono eccome, ma non si vuole ammetterlo, anzi, recentemente uno studio, in U.S.A. ha messo in evidenza come anche madri esposte ad ambienti inquinati hanno partorito figli con, nel migliore dei casi, un Q.I. sotto la media, nel peggiore, veri e propri ritardi mentali.
-Se è per questo recentemente degli studi parlano di come l’ autismo si formi già a livello fetale e precisamente con la formazione della corteccia cerebrale, la tesi della correlazione fra vaccini e autismo, fra l’ altro, è poco più di una leggenda metropolitana che ci trasciniamo da qualche anno, precisamente da quando Andrew Wakefield evidenziò, attraverso dati fraudolenti, l’insorgenza dell’autismo con il vaccino per morbillo, parotite e rosolia, salvo poi scoprire che il Wakefield aveva intascato una tangente per produrre dati fasulli e in linea con le aspettative/richieste di un gruppo di avvocati impegnati in una causa contro una casa farmaceutica produttrice di vaccini, l’ intero studio era stato commissionato e pagato dagli avvocati, prova ne sia che tutti i genitori dei bambini esaminati erano clienti dei suddetti avvocati.
-Il fatto che un dottore abbia alterato dei dati per un suo favore economico non significa per forza il contrario, ossia che i vaccini sono sani e sicuri al 100%, prova ne sia le avvertenze riportate nei bugiardini, dove si parla chiaramente di casi, rari ma pur sempre casi, di reazioni allergiche,febbri, convulsioni e reazioni cutanee, in più è risaputo che i vaccini non coprono da tutti i ceppi.
-Il vaccino è in tutto e per tutto un farmaco e come tale dev’ essere accompagnato dalle “istruzioni”, i rischi riportati sono potenziali e comunque rilevati su grandi numeri, è altresì vero che un vaccino, in certi casi, non copre da tutti i ceppi, ma è anche vero che la medicina è in continuo progresso e i fondi per fare ricerca vengono anche dai vaccini venduti tutti i giorni, è un giro virtuoso, la scoperta dei vaccini è da sempre sinonimo di progresso, gli studiosi lavorano duro per liberare l’ umanità da certe malattie, pensiamo ad un ipotetico vaccino per l’ AIDS o per la malaria, ci si sta lavorando da decenni ormai e quando saranno pronti sarà un gran giorno per l’ umanità.
-Sarà un gran giorno anche per le case farmaceutiche, economicamente parlando.
-Certo, economicamente i vaccini possono rappresentare un affare per una casa farmaceutica ma se confrontato con i rischi e con la spesa per curare le malattie ecco che il vaccino rappresenta un investimento, sono un po’ come le cinture di sicurezza, in caso d’ incidente evitano guai peggiori, a meno che non si voglia dare un prezzo alla vita dei nostri figli.
-Ma è vero che i pediatri percepiscono incentivi per far vaccinare i propri pazienti, un “premio” che potrebbe confondersi con la corruzione, in Italia, ad esempio l’ ex ministro De Lorenzo è stato condannato per aver preso una tangente per aver reso obbligatorio il vaccino dell’ epatite B.
-Non tutti i pediatri percepiscono incentivi o premi e comunque meglio un vaccino in più che uno in meno, si rischiano altrimenti vere e proprie epidemie come successo in Scozia qualche anno fa, in seguito a tutti i dubbi molti genitori non fecero vaccinare i figli contro il morbillo, vi furono dei veri e propri focolai e addirittura 2 decessi.
-Non esistono prove che col vaccino si sarebbero salvati o, come detto prima si trattò di pura statistica, che dire allora di focolai scatenati proprio dalle vaccinazioni di massa? Non tutti gli organismi rispondono nella stessa maniera e poi che senso ha fare più vaccini contemporaneamente senza nessun controllo ne prima ne dopo, ad una settimana dal vaccino (esavalente ad esempio), sarebbe interessante vedere quali effetti tali vaccini hanno avuto in un organismo, che so, i globuli bianchi sono aumentati? Come e in che misura c’ è stata risposta per i singoli vaccini?
-I vaccini di oggi sono fatti per essere il meno invasivo possibile, volendo è possibile chiedere di farli separatamente ma si è scelto di farli “raggruppati” proprio per non tormentare il bambino per troppo tempo.
… potrei continuare per pagine, pagine e pagine, potrei scrivere tutto, il contrario di tutto e poi ancora il contrario del contrario, ad alcuni convegni o in alcuni forum ho avuto la sensazione di essere in una stanza fra un cieco ed un sordo che (non) cercano d’ intendersi (con il massimo rispetto per gli amici diversamente abili in tale senso), la verità è che la questione dei vaccini, per molte persone, Medici e non, sembra essere una questione di fede, forse in se stessi, forse nelle proprie convinzioni o nei propri studi, ma comunque di fede, da notare che la cosa è assolutamente trasversale, ho conosciuto pediatri integralisti (a coloro i quali sanno solo parlare di ricavi economici posso tranquillamente dire di essere completamente fuori strada, questi pediatri, questi dottori o farmacisti o persone comuni CREDONO nei vaccini e se un giorno diventassero a pagamento costoro pagherebbero di tasca loro), ma ho conosciuto anche pediatri che di fronte ad un rifiuto di una vaccinazione hanno reagito con un sorriso. In questo post ho accennato (volutamente), alle ragioni degli uni e degli altri, cercando di tenere le distanze poiché il vero senso dello scritto di oggi non è sposare una causa piuttosto che un altra quanto raccontare del disagio e dei dubbi di un padre che semplicemente ha deciso di porsi qualche domanda come è nel mio diritto, in conclusione qualche considerazione puramente personale, partendo da una citazione di Mark Twain riguardo tutte le statistiche che ho visto: “La gente solitamente usa le statistiche come un ubriaco i lampioni, più per sostegno che per illuminazione”.
-Ai totalmente contrari ai vaccini: I vaccini non sono il male assoluto, certamente in passato e in certi luoghi hanno e continuano a rappresentare una valida risorsa preventiva a certe patologie, chiedere, pretendere dei chiarimenti è una cosa, credere solo ed esclusivamente a complotti economico-politici-farmaceutici è un altra, a quei genitori che hanno riscontrato problemi relativi ai vaccini o alla malasanità posso solo dire di essere vicino, di non mollare, di documentare tutto e aiutare la ricerca, ma devo anche dire che purtroppo le cose succedono, talvolta senza un perché ma succedono, noi abbiamo perso una figlia ma non per questo accusiamo i vaccini, se c’ è qualcosa che non va è giusto che venga a galla ma dare la colpa di ogni sventura ad un vaccino credo non sia del tutto onesto, soprattutto nei confronti dei nostri figli.
-Agli integralisti dei vaccini e della medicina in generale: Mia madre è malata di epatite C, vent’ anni fa cercavano di curarla con il cortisone, salvo poi scoprire che tale farmaco ha sul fegato lo stesso effetto di una manciata di sale su di una ferita aperta, uno zio di mia moglie, stessa patologia, è stato convinto a iniziare una terapia sperimentale, pochi rischi dicevano, dopo sei mesi se n’ è andato, dov’ era la medicina trent’ anni fa quando tutti spippazzavano sigarette a tutto andare (la prima che mi viene in mente)? Noi abbiamo perso una figlia, dall’ oggi al domani e oltre a questo abbiamo dovuto anche sopportare queste parole: “Ci dispiace ma non abbiamo trovato niente di niente, per quanto ci riguarda vostra figlia dovrebbe essere ancora qui con voi”, ma nostra figlia non c’ è, e queste parole ce le hanno dette dei dottori, non degli stregoni, fior di dottori che hanno tagliato, esaminato, auscultato, visitato e rigirato come un calzino quello che rimaneva della nostra vita, “Non abbiamo trovato niente!” sono parole pesanti da ascoltare, molti chiedono: “Dov’ è Dio in questi casi?” io sono un po’ meno blasfemo e chiedo ai soloni della medicina/farmacia: “Dov’ è la vostra scienza in questi casi? Se non prima almeno dopo!” Se ho mal di testa prendo un farmaco, non solo non sono prevenuto ma di norma ho anche un armadietto dei farmaci discretamente fornito ma sono sicuro che le domande e le perplessità di un padre o di una madre quando si parla della salute dei propri figli meritino delle risposte serie e rispettose perché fra un dogma religioso ed uno scientifico esiste ben poca differenza.
Paracelso diceva: “È la dose che fa il veleno” e Paracelso era un’ illuminato.
Ciao! Ti devo davvero fare i complimenti per come hai affrontato il tema. senza celare dubbi e opinioni contrastanti, ma ponendo sul piatto la necessità di chiarezza… che si merita nel caso specifico.
Io ho fatto vaccinare i miei figli. Non ho avuto dubbi eccessivi in merito. tempo fa lessi questo articolo:
http://www.corriere.it/salute/11_maggio_09/poliomielite-vaccino-philip-roth_572bd4b4-7808-11e0-b371-0fccdd35dd86.shtml, che mi colpì molto.
Personalmente credo che la questione vada affrontata cercando analizzare le conquiste reali che i vaccini hanno portato e senza il perenne sospetto che tutto abbia un retropensiero complottista.
Grazie.
Nell’ articolo è contenuta una gran bella frase: “È il pericolo che si corre sempre con i vaccini, quando sono efficaci: nessuno si ricorda quanto fossero terribili le malattie che prevengono, così tanti sono demotivati a vaccinarsi”. Ovviamente l’ argomento è molto complesso ma di sicuro un atteggiamento complottista non è di minimo aiuto, il “Piove, governo ladro!” è il tipico atteggiamento di chi vuole cercare sempre un capro espiatorio, un colpevole a tutti i costi e di questi tempi non è poi così difficile, anch’ io ho fatto vaccinare le mie figlie ma la cosa non mi ha convinto per niente, far ammalare una bambina di un anno in perfetta salute mi ha lasciato molto amaro in bocca e le risposte dei medici non hanno certo aiutato, grazie del contributo Vittore e complimenti per il tuo blog che seguo sempre!
Non è facile! I dubbi restano… Noi abbiamo deciso di non vaccinare il nostro bambino, NESSUNA vaccinazione da quando è nato. La nostra pediatra (medicina antroposofica) e la lettura di qualche articolo del COMILVA (www.COMILVA.com) ci hanno accompagnato in questa scelta. Fondamentalmente credo sia necessario fare un distinguo, banale ma al contempo fondamentale dato l’argomento, tra coloro che vivono in un ambiente civilizzato, “sano”, dove è possibile affrontare una rosolia, un morbillo, ecc..(prescindendo dalla scelta medica di ognuno di noi) senza pericoli e coloro che muoiono anche solo per una dissenteria. Il vaccino non va’ demonizzato per partito preso, saremmo degli sprovveduti a pensarlo ma va’ sicuramente contestualizzato. Buona scelta!
Grazie del contributo Chiara, pur avendo noi fatto vaccinare le nostre bambine condivido molti dei tuoi dubbi e rispetto la vostra scelta, il tema della contestualizzazione l’ ho sentito spesso a convegni e incontri sul tema, soprattutto da persone che, come me, si documentano e fanno domande, nel migliore dei casi la risposta è stata “Con tutti i viaggi e i migranti che ci sono al giorno d’ oggi…” Io qualcosina ho viaggiato e non ho mai fatto nessuna vaccinazione, certo è che se dovessi andare in Costa d’ Avorio farei la profilassi antimalarica altrimenti non mi sogno di prendere questi farmaci, pur avendo un rispetto infinito per la profilassi in se e per la ricerca, grazie alla quale ogni anno milioni di vite vengono salvate, in Africa! Altrimenti, se dovessimo pensare a tutte le malattie del mondo dovremmo veramente fare un vaccino al mese… per tutta la vita però!