Milano no perché…

i-love-milanoQuella che segue è una sorta di risposta all’ articolo Milano si perché… L’ altra faccia della medaglia, perché è importante essere liberi, anche dalle proprie opinioni se necessario e Milano, come ogni altro posto, ha i suoi problemi, ecco perché Milano non è il posto ideale per crescere i propri figli:

  • Lo smog, fra tutti i problemi di Milano, l’ inquinamento è sicuramente ai primi posti. La conformazione della pianura padana non aiuta di certo, impianti di riscaldamento datati e tutt’ altro che “verdi” idem e il traffico fa il resto. Purtroppo per i bambini crescere a Milano è veramente un disastro dal punto di vista respiratorio. Ogni anno, da ottobre a marzo, nuvole di smog maleodorante si aggirano per la città, la logica conseguenza sono tossi e problemi respiratori che hanno fine solo con le vacanze estive.
  • I prezzi, a Milano è tutto più caro, si va dagli affitti, alla spesa, ai trasporti (gratuiti per i bambini fino a 6 anni), ai ristoranti e ai divertimenti. Francamente trovo fuori luogo che una famiglia di 3/4 persone debba spendere 60/70 € per un brunch, per non parlare di una cena al ristorante, ecco spiegato perché molte famiglie la domenica si accomodano da McDonad’ s o al massimo si possono permettere una pizza.
  • Il traffico, comunque la si veda, muoversi a Milano è abbastanza complicato, vuoi per le dimensioni, perché se è vero che Milano è piuttosto piccola come città, lo sono anche le vie, che si congestionano subito, molti, sicuramente troppi, prediligono ancora l’ auto per accompagnare i propri figli al nido/scuola materna. Di contro i mezzi pubblici sono tutt’ altro che agevoli, soprattutto nelle ore di punta per i passeggini. Cresce sempre di più il popolo delle biciclette, questo è un bene anche se i rischi sono ancora alti, le piste ciclabili degne di questo nome sono ancora poche (non bastano due strisce a lato della strada per fare una pista ciclabile!) e i ciclisti con famiglia sui marciapiedi sono un inciviltà necessaria per non rischiare la vita.
  • Educazione civica, questa sconosciuta, dispiace dirlo ma nella metropoli lombarda i bambini sono visti come un lusso un po’ ingombrante e fastidioso, la gente sui mezzi lascia (quando donne e uomini in egual misura non sono troppo impegnati a chattare-whatsappare-cazzeggiare con il proprio telefono), molto malvolentieri il posto ad una signora incinta o con bambini piccoli. Attraversare la strada può essere rischioso persino con il verde, nei negozi poi i bambini sono visti alla stregua di cani, con l’ aggravante di non avere neanche il guinzaglio. Nei parchi spesso e volentieri i cani stessi sono liberi di correre in ogni dove (tranne che nelle aree loro riservate) mentre i bambini sono avvertiti come un fastidio e relegati a loro volta in spazi recintati.
  • Scelta, se la possibilità di avere una vasta scelta, da una parte è un vantaggio, è pur vero che esiste un rischio di sovra-esposizione, le attività per i bambini dovrebbero essere in numero adatto, il fatto che a Milano, tanto per fare un esempio, sia possibile iscrivere il proprio bambino di 4 anni a: nuoto, calcio, basket, musica, inglese, danza, recitazione ecc ecc rischia di riempire oltremodo “l’ agenda” dei bambini, stressandoli fin da piccoli. Lo stesso fine settimana rischia di essere una corsa sfrenata alle attività più disparate invece di essere un momento di condivisione del tempo.
  • Dimensioni, come già detto in precedenza, Milano non è grandissima ma è pur sempre una città di tutto rispetto e le dimensioni non sono esattamente a misura di bambino, spesso e volentieri la città viene “pensata” dagli adulti per gli adulti e non a misura d’ uomo. Se si è fortunati si riesce a recuperare un po’ di umanità e fiducia nel proprio cuartiere altrimenti ci si riduce ad una cerchia sempre più stretta di persone. Ricordo un tempo in cui la vicina di casa era una sorta di zia, ci si arrangiava sempre perché qualcuno che si dava da fare lo si conosceva sempre, i pomeriggi erano in cortile e le porte di casa erano aperte, oggi purtroppo la realtà è molto diversa, passiamo dal fare diagnosi a organizzare la settimana per i nostri bambini ma non sappiamo neanche chi abita dall’ altra parte della parete di casa nostra, soppesiamo tutto e tutti in una sorte di gara a chi inquadra prima l’ altro, sempre di fretta, sempre indaffarati e mai con un po’ di tempo da regalare, magari ai nostri figli. Forse perché Milano è una città che da molto ma che pretende altrettanto, a volte troppo!

In ultima analisi credo di poter concludere che Milano sia una città ideale per le famiglie ma non per i bambini (soprattutto quelli più piccoli), un Salomonico pareggio insomma, come è giusto che sia. Il paradiso in terra non esiste, ogni città, ogni paese ha i propri lati positivi e quelli negativi, Milano non fa certo eccezione anche se le mie critiche sono assolutamente costruttive soprattutto per quanto riguarda la nostra sfera personale, in fondo non dobbiamo dimenticarci che una città è fatta di individui e siamo noi a dover “fare” la differenza.

 

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