Vietato fumare

article-1066066-00646F6D00000258-113_468x307Sembra scontato, a mio avviso non servirebbe neanche un divieto, dovrebbe bastare il buon senso, eppure non solo non basta la ragione ma spesso non servono neanche i divieti!

Chi scrive è una persona che per anni ha lottato contro la dipendenza dalle bionde, parlo di lotta perché da ormai molti anni non vi era alcun piacere nel fumare una sigaretta, solo una deprimente dipendenza e una puzzolente abitudine. A oggi sono due anni e mezzo che ho smesso, ogni tanto mi offrono una sigaretta, io ci provo ma dopo due tiri capisco perché ho smesso e butto via la “cicca” disgustato.

Ma il punto non sono tanto io, quanto le persone, i genitori, che continuano a fumare anche dopo la nascita dei propri figli. Niente da dire sia chiaro, ogniuno è libero di fare ciò che vuole e io so quanto sia difficile la battaglia contro questa dipendenza ma in determinati contesti non transigo, in casa con le mie bambine, non ho mai fumato una sigaretta, in auto non mi è mai neanche venuto in mente di farlo, al parco tantomeno, quando ero dipendente dalla nicotina uscivo sul balcone e aspettavo un po’ prima di rientrare, mi mantenevo sempre ad una certa distanza dai bambini (una certa distanza non significa due o tre metri ma cinquanta metri!)

Eppure quasi ogni giorno mi capita di vedere genitori, uomini e donne indiscriminatamente, che al parco tengono con una mano il bambino e con l’ altra la sigaretta. In cima alla classifica degli orrori due genitori (una mamma e un papà, per non far torto a nessuno e in situazioni differenti), che bellamente spippazzavano la loro sigaretta con il loro bambino nel marsupio!

Al parco, in tutti i parchi dedicati ai bambini, è vietato fumare, eppure c’ è sempre un papà, una mamma o una nonna che si aggira con la sigaretta in mano, non sto parlando di estranei che vogliono fumarsi una sigaretta in santa pace, sto parlando di un familiare che prende il suo buon senso, lo arrotola e se lo fuma tranquillamente.

Voglio dire, c’ è veramente bisogno di una legge che dica di non fumare in faccia ai nostri figli? Siamo scesi davvero così in basso da giustificare anche le nostre dipendenze?

Purtroppo la risposta è drammaticamente affermativa e non vale solo per il fumo, viviamo in una società in cui giustifichiamo a noi stessi tutto e il contrario di tutto a seconda delle nostre comodità, ma questa è un’ altra storia.

Tornado al tabagismo mi permetto un consiglio, io ho smesso grazie alla sigaretta elettronica, ho iniziato con un quantitativo elevato di nicotina per poi scendere fino a zero, poi un bel giorno me la sono dimenticata a casa, il giorno dopo idem e dopo una settimana mi sono reso conto di non sentirne minimamente la mancanza. L’ intera operazione è durata otto mesi, più o meno. Qualcuno dice che la sigaretta elettronica fa ugualmente male, sarà vero ma per quanto mi riguarda non posso che parlarne bene, mi ha aiutato a liberarmi da una dipendenza duata più di due decadi e tanto mi basta. Niente più vestiti puzzolenti, un gusto nuovo nei cibi e nelle bevande e soprattutto la libertà di stare con le mie figlie senza nuocere gravemente alla loro salute!

Per quelli che invece si ostinano a fumare al parco vicino ai bambini ho invece una sola cosa da dire, FUORI DALLE BALLE, VOI E LE VOSTRE SIGARETTE, GRAZIE!

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