Il mercatino dei pulcini

Ieri è stata una domenica un po’ diversa, in effetti noi cerchiamo sempre cose varie e stimolanti (senza esagerare) ma l’ esperienza di ieri merita una menzione particolare. Nel nostro quartiere infatti si è svolto l’ annuale “mercatino dei pulcini”. Di cosa si tratta? Di un pomeriggio in cui bambini da 3 a 14 anni portano i propri giochi vecchi o magari semplicemente che non usano più per scambiarli o venderli a prezzi simbolici o poco più.

La scelta dei giochi da portare al mercatino ovviamente non è stata molto semplice, un po’ perché ogni gioco scatenava ricordi e un po’ perché Alma e Sole approfittavano del momento per giocare con il gioco in questione, salvo poi abbandonarlo a se stesso e iniziare a giocare con altro, salvo poi abbandonarlo a se stesso e iniziare a giocare con altro e via in un circolo vizioso che in breve tempo ci è sfuggito di mano.

Ma devo anche dire che Alma si è distinta per impegno e maturità, è stato un momento importante per Lei, saper scegliere cosa portare al mercatino e cosa no è stata un occasione interessante per osservare le sue scelte, io fingevo di voler portare tutto e lei invece selezionava in maniera chirurgica cosa portare e cosa tenere.

La scelta dei giochi però è stato però solo la prima parte della “prova” per Alma (e un po’ anche per Sole), la seconda è stata la realtà di mettere i propri oggetti in esposizione in attesa dei compratori. Come avrebbe reagito Alma al reale distacco con uno dei suoi giochi? In alcuni casi ha reagito bene, direi con leggerezza, in un caso però ha faticato un po’, comprensibilmente direi, non sembra ma dire ad una bambina di quattro anni e mezzo: “Adesso scegli un gioco, che è sempre stato tuo e a casa tua, lo portiamo al mercato e lo vendiamo, cioè non sarà più tuo” credo sia un passaggio importante e decisamente non scontato e se c’ è stata qualche resistenza va capita e rispettata.

Mamma e papà poi però hanno dovuto fare i conti con l’ altra faccia della medaglia, le altre bancarelle! È si, perché i patti erano chiari, anche per invogliare le ragazze a disfarsi di molti giochi ormai caduti nel dimenticatoio, “Ogni gioco venduto, se ne poteva scegliere un altro!” E così, per una trottola che se n’ è andata è arrivato un dvd delle Winx, per un dinosauro parlante che ci ha salutato sono arrivati dei pattini in linea, per un puzzle che ci ha lasciato è arrivato uno zainetto a forma di elefante, per alcuni animali che sono andati… è arrivato un lettino per le bambole nuovo (nuovo si fa per dire), scelto da Sole.

Il bilancio è stato decisamente positivo, ovviamente non mi riferisco al bilancio economico bensì a quello legato all’ esperienza, sono contento che Alma abbia fatto quest’ esperienza e sono convinto che il “dare”, lo “scambiare” sia stata un esperienza nuova e interessante, o almeno me lo auguro!

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