Ponte dell’ Immacolata… al mare!

PicsArt_12-10-02.50.32Quest’ anno il calendario ha reso decisamente irrinunciabile il ponte dell’ Immacolata, quattro giorni di libertà e la malsana tentazione di cambiare aria per qualche giorno. Montagna? Certo che no, neve praticamente assente, prezzi da alta stagione e l’ idea di ritrovarmi nel traffico durante una vacanza (100 km di coda sul Brennero!), hanno fatto si che la scelta cadesse su una località balneare. L’ ospitalità dei nostri amici marchigiani ha fatto il resto, ed eccomi a raccontare di un bellissimo week-end lungo trascorso a Marotta, ridente località balneare che sorge fra Senigallia e Fano.

A dirla tutta l’ idea di trascorrere qualche giorno fuori casa è stata dettata soprattutto dall’ esigenza di cambiare aria, Milano infatti non si distingue certo per la qualità del clima e i malanni di stagione sono in agguato, l’ aria di mare, per piccoli (e non solo) nasi è un toccasana e visto che quest’ anno, per il momento, le cose vanno più che bene (mi sto toccando tutto il toccabile!), perché non approfittarne? In fondo poi bastano quattro ore per raggiungere buoni amici, aria di mare e un territorio, le Marche, che ha molto da dare anche in stagioni diverse da quella estiva.

Iniziamo col dire che durante questo ponte tutto abbiamo fatto tranne che riposare, avevamo probabilmente dimenticato l’ effetto che ha l’ aria di mare sui bambini, se fa bene all’ intero sistema respiratorio è infatti molto stimolante per tutto il resto, il che si traduce in uno stato di perenne eccitazione. Bene così per carità, “Hai voluto le biciclette? E adesso pedala!” E io pedalo, anche fino a tardi!

Alma s’ è divertita un sacco, anche in spiaggia, non dico volesse fare il bagno ma la paletta e il secchiello li ha comunque chiesti e poi diciamolo, i bambini hanno quell’ innata capacità di divertirsi letteralmente con niente, basta una spiaggia con dei sassi, lei legnetti e qualche barca in secca per passare qualche ora divertendosi e immaginando avventure per i sette mari.

Sole invece s’ è fatta delle belle ronfate allo iodio, bastava infatti mettere il naso fuori di casa e la ragazza si addormentava, complice l’ arietta frizzante, come punta dalla mosca del sonno.

Qualche problema l’ abbiamo avuto di sera, Alma infatti, complici l’ eccitazione, gli orari un po’ così e delle facce non propriamente usuali ha fatto molta molta molta fatica ad addormentarsi, diciamo pure che prima di mezza notte non se n’ è parlato, con buona pace dei nostri propositi di rilassarci.

Va benissimo così, anche perché per stare a casa c’ è sempre tempo, per respirare un po’ di aria buona no e l’ inverno non è neanche iniziato, adesso però credo sia giunto il turno della montagna!

 

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