Una brutta aria

smog“Di cos’ è composta l’ aria? Azoto, ossigeno, anidride carbonica e un atro gas che adesso mi scappa… PROOOOT!” Più o meno recitava così una fine battuta di Faso, o forse Rocco Tanica non ricordo, in quel geniale programma radiofonico che era ed è tutt’ ora “Cordialmente”, se non sapete di cosa sto parlando amen, se invece facevate o fate parte di quel manipolo di matti fatevi pure riconoscere perché vi sarete guadagnati una birretta! Scherzi a parte, anche perché purtroppo non c’ è molto da ridere, oggi vorrei parlare dell’ aria che respiriamo a Milano, se proprio vogliamo chiamarla aria. Qualche anno fa mi concessi una settimana bianca, ma una volta tornato a Milano mi resi conto che ovunque andassi c’ era un fetore, una puzza di gas pazzesca e la cosa inquietante fu che quando chiesi ad altri cosa fosse quella puzza mi sentii rispondere: “Quale puzza?”, dopo qualche settimana smisi anch’ io di sentirla, nelle ultime settimane mi è tornata in mente, o meglio al naso, proprio quello sgradevole odore e non sono neanche stato in montagna stavolta! Il problema dell’ inquinamento  a Milano è una questione annosa e con parecchi padri, la geografia della pianura padana non aiuta, il vento a Milano è come la pioggia in Sardegna, poi però ci sono le dolenti note, ossia NOI e non starò certo ad accusare e/o a scagionar-mi perché qui siamo tutti sulla stessa barca, dirò semplicemente che lasciare a casa l’ auto non è una cosa così delittuosa, i mezzi pubblici  non sono ad uso esclusivo di persone disagiate piuttosto sono un indice di civiltà, ma se proprio vogliamo dirla tutta il grosso problema di questa città, la mia città, a cui io voglio molto bene (anche se ultimamente…), sono i riscaldamenti, domestici, aziendali, pubblici o privati fa veramente poca differenza, la triste verità è che qui nessuno è disposto a fare un passo indietro, nessuno è disposto a stare con il maglione in ufficio, è assurdo che in un qualunque ufficio di milano in febbraio le persone stiano in maniche di camicia se non addirittura in maglietta; nessuno è disposto a mettere la maglia della salute in lana, nessuno che in casa sia disposto a tollerare temperature inferiori ai 24 gradi, per starsene poi sdraiati sul divano davanti alla tv magari e potrei continuare per ore, da notare fra l’ altro che queste cose risaltano ancora di più per chi viene da fuori, il post del mio “collega” Francesco è un esempio perfetto, ma il punto è che tutto ciò si traduce in smog, significa pessima qualità dell’ aria, vuol dire infiammazioni alle vie respiratorie per i nostri figli, perché l’ asilo sarà quel che sarà ma purtroppo con un aria di così pessima qualità (e con tutta la pioggia di quest’ anno pare sia andata pure bene), non vedo molte alternative, la cosa che mi scoccia è che siamo tutti pronti ad alzare le barricate nei confronti di cose come il nucleare (tanto per fare un esempio forte) salvo poi cavarcela con un’ alzatina di spalle quando respiriamo, noi e i nostri figli, tutto il giorno gas e schifezze di ogni tipo, siamo tutti d’ accordo, le scorie nucleari non le vuole nessuno ma facciamo finta di niente di fronte ad impianti obsoleti che bruciano gasolio e in qualche caso ancora carbone, trovo la cosa assai singolare, per usare un eufemismo. Mi tornano in mente le parole della pediatra: “Per raffreddore e muco basta andare al mare o in montagna e magicamente sparisce tutto!” In compenso ad Alma sta tornando il raffreddore con tutte le conseguenze del caso, a casa nostra con il riscaldamento centralizzato siamo costretti a spegnere i termosifoni dal caldo e non ci resta che sperare in uno dei prossimi fine settimana per respirare un po’ d’ aria buona, al mare o in montagna non so ancora ma sicuramente non a Milano.

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